Intrusi nei sotterranei dell’ospedale di Crema: "Vengono a drogarsi, abbiamo paura"

Allarme lanciato dai lavoratori del nosocomio. "C’è un portone rotto, crediamo entrino da lì"

L’ingresso dell’ospedale di Crema

L’ingresso dell’ospedale di Crema

«Abbiamo paura». Lo dicono alcune persone che effettuano servizio in ospedale, finiscono i turni a tarda sera e da qualche tempo, quando vanno a cambiarsi negli spogliatoi situati nei sotterranei del nosocomio cittadino, spesso trovano che sui letti in disuso accantonati proprio in prossimità dei locali a loro disposizione per cambiarsi d’abito, ci sono persone che con l’ospedale non hanno nulla a che fare. "E’ già capitato e abbiamo dovuto chiamare la vigilanza per assicurarci l’uscita senza incontrare problemi con questa gente. A sua volta il vigilante ha avvertito i carabinieri di cosa stava succedendo". Entrare nel perimetro dell’ospedale senza passare dall’ingresso è cosa difficile, ma non impossibile.

"C’è un portone che dà accesso ai sotterranei e che non si chiude ed è da tempo rotto. Noi pensiamo che queste persone passino da lì. Sarebbe interessante capire come fanno ad arrivare davanti al portone, anche perché sulle varie porte d’ingresso ci sono telecamere che vigilano e dove sarebbe impossibile passare inosservati. "E’ un mistero anche per noi, perché sappiamo che c’è molta attenzione. Tuttavia, eccoli qui – riprende una testimone –. Forse scavalcano il muro che guarda verso il cimitero. Fatto è che da tempo noi ci troviamo ad avere a che fare con ospiti indesiderati".

Chi ci parla tiene a chiarire che non si tratta di persone senza tetto in cerca di un posto riparato dove passare la notte, anche se il fenomeno ha cominciato a manifestarsi con una certa assiduità proprio in concomitanza dell’arrivo dei primi freddi. "Siamo certi che si tratti di persone che hanno trovato questo posto sicuro per drogarsi. Spesso vediamo che si tratta di coppie, forse in cerca di posti lontano da sguardi indiscreti. E se si drogano, poi non si sa che reazione possano avere se qualcuno di noi si avvicinasse per mandarle via". In effetti le forze dell’ordine sono state avvertite di quanto accade nei sotterranei dell’ospedale. C’è chi pensa che questi clandestini potrebbero avere qualcosa a che fare con coloro che la scorsa settimana hanno distrutto due roulotte della protezione civile Lo Sparviere, parcheggiate nel sotterraneo dell’ex tribunale e trovate vandalizzate dai responsabili nel fine settimana, quando sono andati a controllare il loro stato per poterle utilizzare.

Una volta vandalizzate le roulotte, i responsabili potrebbero aver cercato altrove e trovato, in breve, rifugio nel vicino ospedale. "Resta il fatto che per noi questi sotterranei dove la sera veniamo a cambiarci non sono più sicuri. A volte siamo donne sole e se ci troviamo davanti un paio di questi clandestini, loro come potrebbero reagire? Inoltre, tutte le persone che lavorano qui e vengono nei sotterranei pensano di aver diritto a lavorare in tranquillità. Se ci sono intrusi come possiamo essere tranquilli. Abbiamo già segnalato più volte quel che eufemisticamente possiamo definire un inconveniente e speriamo che a breve il portone sia riparato e che qualcuno venga a controllare un po’ più spesso la sera, prima che accada qualcosa di brutto".