La villetta e i vigili del fuoco
Ripalta Nuova, 20 dicembre 2019 - È stata ricoverata all’ospedale Niguarda la donna di 52 anni rimasta ustionata ieri intorno alle 12.30 nell’incendio della sua casa, in via Manzoni. In ospedale anche il marito e una donna che era nell’abitazione al momento dell’incendio. Secondo la ricostruzione del fatto, la 52enne stava disinfettando con alcol un piano in cucina quando le fiamme di un fornello si sono propagate probabilmente a causa dei fumi sprigionati dall’alcol e hanno fatto esplodere la bottiglia contenente il disinfettante. La donna è stata avvolta dalle fiamme e il marito è intervenuto per cercare di spegnerle, riportando a sua volta bruciature. Nel frattempo il maggiore dei figli è riuscito a raggiungere il fratello disabile e a portarlo fuori dalla casa, ormai in preda alle fiamme, salvandogli di fatto la vita. In breve l’incendio ha investito tutte le stanze, provocando nella sala il cosiddetto effetto flashover, dove una stanza si trasforma in un forno e le temperature raggiungono i 300 gradi, facendo scoppiare tutti i vetri delle finestre. Difficoltà per i vigili del fuoco, visto il forte calore, a entrare nella stanza per cominciare a spegnere le fiamme.
Tuttavia, grazie agli idranti , gli uomini della caserma di Crema sono riusciti ad avere ragione del fuoco, prima che potesse propagarsi alle villette vicine. Nel frattempo sul posto erano arrivate quattro ambulanze e l’auto medica e i soccorritori hanno stabilizzato i feriti poi inviati in ospedale. Le ustioni riportate dalla donna si sono rivelate più gravi di quanto presupposto inizialmente. La 52enne ha riportato bruciature di secondo e terzo grado specialmente sulla parte superiore del corpo e i medici hanno deciso di indirizzarla al reparto ustionati dell’ospedale milanese. Non preoccupano, invece, le ustioni del marito e dell’altra donna ferita. Immediata la risposta del comune che in poche ore ha trovato un alloggio per la famiglia, visto che la casa è stata dichiarata inagibile. Al momento i figli staranno da parenti, in attesa che il padre venga dimesso, per poi sistemarsi nella casa del comune.