"Il controllo di una piazzola fruttava fino a 4mila euro al giorno"

Gli uomini guidati dal colonnello Zerbio con una perlustrazione aerea notarono lo strano via vai

Tutto parte da un’aggressione subita da un nordafricano da parte di suoi connazionali. E’ il 4 maggio dello scorso anno, quando i carabinieri, che vengono a sapere della feroce aggressione avvenuta nelle campagne di Ferie, frazione di San Bassano e subodorano che si tratti di un regolamento di conti tra bande che si contendono lo spaccio della droga nella zona. Viene effettuata così una perlustrazione dall’alto con un elicottero e i sospetti cominciano a diventare certezze quando i militari si rendono conto di un insolito traffico lungo strade vicinali.

"Abbiamo monitorato un’ampia zona rurale – dice il colonnello Giuliano Zerbio – e abbiamo scoperto un ampio giro di droga con bande rivali che si attaccavano per conquistare territorio e con un’organizzazione capillare che aveva uomini destinati ai vari compiti. Possiamo dire che una piazzola di spaccio permetteva di poter guadagnare anche 4mila euro il giorno, piazzando ai clienti, sia uomini, sia donne, cocaina, eroina ed hascisc a prezzi variabili da 50 a 100 euro". Il secondo episodio di violenza accade il 20 giugno 2021, quando un marocchino, dopo ad essere stato minacciato con una pistola e con un coltello da alcuni connazionali, cerca la salvezza gettandosi da un ponte nelle acque del sottostante fiume riuscendo a scappare agli aggressori.

Terzo episodio violento, il 16 ottobre 2021, quando due stranieri sono vittima di violente percosse e di rapine da parte di alcuni connazionali nei comuni di Spinadesco e di Crotta d’Adda. Uno dei due malmenati si trascina fino a una cascina per chiedere aiuto e quando arrivano i carabinieri fa ritrovare un suo connazionale, anche lui ferito, tenuto in una cascina abbandonata. Anche in questa occasione i militari fanno uso dell’elicottero per monitorare la zona e avere certezze su quel che sta succedendo.

Le indagini hanno comportato un anno di lavoro, centinaia di registrazioni e di fotografie, fino a ieri mattina, quando i carabinieri hanno sferrato l’attacco decisivo, sgominando gli appartenenti alla banda e portandoli in carcere e mettendo fino allo spaccio. Restano da individuare gli otto latitanti, che sono attivamente ricercati.

P.G.R.