Binario rotto sulla Cremona-Treviglio, informati anche pm della tragedia di Pioltello

Il cedimento è avvenuto sulla stessa tratta: rapporto della Polfer inviato alla procura di Milano

 Il giunto ammalorato  di Pioltello dove deragliò il treno 10452

Il giunto ammalorato di Pioltello dove deragliò il treno 10452

Crema (Cremona), 14 ottobre 2019 - È stato inviato per conoscenza anche alla Procura di Milano, titolare dell'inchiesta sull'incidente ferroviario di Pioltello, avvenuto il 25 gennaio 2018 e in cui 3 persone morirono e decine rimasero ferite, il rapporto della Polfer sulla rottura di un giunto sui binari della linea ferroviaria Cremona- Treviglio, avvenuta intorno alle 17,30 di ieri pomeriggio tra Crema e Casaletto Vaprio, in provincia di Cremona, e che per fortuna non ha avuto conseguenze.

Il cedimento è avvenuto, infatti, sulla stessa tratta in cui, più di un anno e mezzo fa all'altezza di Pioltello, è deragliato un treno regionale provocando tre morti e molti feriti. Un deragliamento causato, come ricostruito dalle indagini che si avviano alla chiusura, proprio da un giunto in cattive condizioni e che non era stato sostituito. Negli scorsi mesi, tra l'altro, il pm Maura Ripamonti, titolare dell'inchiesta sul caso Pioltello assieme al collega Leonardo Lesti e all'aggiunto Tiziana Siciliano, aveva ricevuto segnalazioni su due episodi simili avvenuti in altri zone. Nel settembre 2018 un giunto si era rotto a Carnate (Monza Brianza), mentre il secondo episodio - su cui è competente la procura di Paola - era avvenuto a Diamante, in provincia di Cosenza. Come è stato ricostruito finora, ieri pomeriggio un giunto si è spaccato nel tratto compreso tra Crema e Casaletto Vaprio. Il macchinista del treno, dopo avere sentito un 'tonfo' al passaggio del convoglio sulla rotaia, ha fatto quindi scattare la frenata di emergenza. Da lì l'intervento delle autorità competenti e la chiusura della circolazione fino le 22.30 di ieri, cinque ore dopo l'incidente. Su quest'episodio sta indagando la Procura di Cremona e il rapporto per conoscenza è stato trasmesso anche ai magistrati milanesi.

"Ci attendiamo che Rfi spieghi con chiarezza cosa è successo sulla linea ferroviaria Cremona-Treviglio - ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi - la sicurezza dei lombardi viene prima di ogni altra cosa. La gestione dell'infrastruttura ferroviaria è in capo a Rfi, dunque alle Ferrovie dello Stato, dunque al Governo. La Lombardia non può più aspettare. Molti disagi che subiscono quotidianamente i pendolari sono imputabili proprio alle condizioni della rete. Il Governo si decida ad investire per efficientare l'infrastruttura e tutelare i cittadini".