Il giallo di Crema: cento lettere d’amore in un anno, promesse finite sempre in violenza

Per la prima volta parla l’ex di Pasini, indagato per l’omicidio di Sabrina Beccalli: non dite “eh, ma tu tornavi”. Non sapete...

Alessandro Pasini

Alessandro Pasini

Crema (Cremona), 29 novembre 2020 - Lo ha denunciato per avere reciso il tubo della caldaia nella sua abitazione. Susanna ha denunciato alla procura di Cremona l’ex fidanzato Alessandro Pasini (che chiama sempre A.P.) “così da focalizzare i fatti e le probabili intenzioni di A.P. nei miei confronti e dei miei figli con quel taglio del tubo del gas”. Per la prima volta fa sentire la sua voce la proprietaria dell’appartamento di via Porto Franco, a Crema, dove, la mattina del 15 agosto, è morta Sabrina Beccalli. Lo fa con una lunga lettera apparsa sul post della pagina facebook di “I nostri diritti”, l’associazione di Udine che la sta seguendo.

La onlus, a sostegno delle vittime di ingiustizie, è stata fondata dai Edi Sanson, brigadiere dei carabinieri in congedo, investigatore esperto in scene del crimine, impegnato nella vicenda come consulente della famiglia di Sabrina, affiancando il generale Luciano Garofano. Susanna aveva troncato con Pasini pochi giorni prima della morte di Sabrina, durante una vacanza in Sicilia "a causa dei suoi reiterati atteggiamenti violenti e del suo stato perennemente alterato dall’alcol e probabilmente anche dagli stupefacenti". Era la terza volta in tre anni che si rimetteva con lui, "ma sempre per periodi brevi" a causa delle bugie, degli eccessi alcolici, degli atteggiamenti violenti. "In questa sede non è opportuno che io accolga la solite, trite e ritrite critiche del “eh, ma tu ci sei tornata insieme dopo le violenze”, innanzitutto poiché nessuno, se non lo vive, può capire a che livello ossessivo-compulsivo fosse giunto dopo un anno il corteggiamento di questa persona nei miei confronti, anno in cui appunto lo avevo allontanato con tutte le mie forze e non solo fisicamente ma anche sui social e sui numeri telefonici": più di cento lettere d’amore, sorprese, inviti, biglietti, fiori. "Ho perdonato e mi sono ‘rifidata’, perdendo la stima di alcune persone estremamente giudicanti. Mi sento in dovere di specificare che la recidività di noi vittime nel proseguire relazioni con uomini maltrattanti è incisivamente frequente ed io non sono né la prima né l’ultima".

Nel luglio del 2018 Susanna ha denunciato Pasini dopo essere stata brutalmente malmenata mentre teneva in braccio il suo bambino di quindici mesi. Denuncia archiviata. Solo l’Associazione Donne contro la violenza di Crema l’ha considerata. L’avvocato Piergiorgio Bertoli, legale di “I nostri diritti”, ha chiesto che il caso venga riesaminato. L’aiuto dell’associazione, del presidente Sanson, dell’avvocato Bertoli. Assistenza legale gratuita. Consigli per gestire l’attuale, difficile situazione abitativa dal momento che l’alloggio di via Porto Franco è tuttora sigillato. Una piccola donazione per le esigenze della figlia, che nell’appartamento ha tutte le cose di scuola. Una bella realtà, quella di “I nostri diritti”. "Se io fossi entrata precedentemente in contatto con questa realtà, probabilmente non avrei mai più subito violenze da quell’essere, avrei ancora casa mia e oggi una giovane mamma, Sabrina, sarebbe ancora tra noi".