Furti su commissione Via 131 auto: 12 arresti

La banda razziava modelli da collezionismo e vetture costose per poi rivendere i pezzi di ricambio

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di Pier Giorgio Ruggeri

Una banda ben organizzata che ha messo a segno i furti di almeno 131 auto, modelli prestigiosi da collezionismo e vetture costose che smembrava per poi rivenderle come pezzi di ricambio. Sono state arrestate dai carabinieri di Cremona 12 persone con l’accusa di furto aggravato, riciclaggio e ricettazione in concorso e che hanno operato nelle province di Cremona, Brescia, Piacenza, Bergamo, Lodi, Milano, Monza-Brianza, Pavia, Parma e Torino. La banda fa capo alla famiglia Taino di Robecco d’Oglio, già nota agli inquirenti per furti e riciclaggio di autovetture. Il lavoro degli inquirenti ha condotto ad appurare che i malviventi agivano su commissione di carrozzieri e collezionisti del settore. Individuata l’auto richiesta, veniva studiato un piano per sottrarla controllando le abitudini di vita dei proprietari. Il sodalizio criminale non si occupava solo di furti, ma si era specializzato a soddisfare il mercato dei collezionisti di auto prestigiose per tipologia, palmares sportivo, rarità.

I banditi disponevano di equipaggiamenti e attrezzature altamente professionali, tra cui alcuni apparati per alterazione dei codici delle centraline elettroniche e "jammer" in grado di inibire gli allarmi delle abitazioni e disturbare le comunicazioni telefoniche dei centri in cui aveva individuato l’obiettivo da colpire, al fine di ritardare o impedire l’intervento delle forze dell’ordine. Le parti dei veicoli rubati e smontati venivano commercializzate anche in Slovenia, in Croazia (grazie a un compiacente rivenditore sloveno) e in Africa, come dimostrano le centinaia di pezzi di componenti ritrovate, per un valore di almeno 300mila euro, già imballati e pronti a partire per il Ghana. Nel corso delle investigazioni, oltre alle misure cautelari eseguite ieri, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 7 soggetti e deferiti in stato di libertà altri 27 per i reati di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio, estorsione in concorso e violazioni alle leggi ambientali; falsa fatturazione per operazioni inesistenti; accertati il furto e il riciclaggio di 131 autovetture; sequestrati 111 motori di autovetture e componentistica automotive, provento di furti commessi tra il 2018 e il 2020 per un valore di 4.000.000 di euro circa.