Cremona, furti e rapine: presa la banda dei predoni dell'autostrada A21

Nove le persone che sono state destinatarie di provvedimenti, alla fine di un'indagine durata quasi due anni

Controlli della polizia sullA21 (Frame video)

Controlli della polizia sullA21 (Frame video)

Cremona, 11 marzo 2022 -  Scacco alla banda dei predoni della A21. Nove le persone che sono state destinatarie di provvedimenti, alla fine di un'indagine durata quasi due anni coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e condotta congiuntamente dalla Squadra Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Cremona e dalla Squadra Mobile della Questura di Piacenza.

Secondo gli investigatori si tratta di una associazione a delinquere con all’attivo 23 episodi delittuosi, sistematicamente, commessi dal 27 maggio 2020 al 31 gennaio 2021, tra colpi portati a segno e altri tentati, si contano un totale 55 autotreni vittime di furti o rapine. Gli autori degli assalti individuati dagli investigatori sono i componenti di un’organizzazione criminale composta originariamente da due bande, unitesi tra loro: quella di “Chignolo Po”, formata da un cittadino ucraino e da 5 albanesi, e quella definita dei “cremaschi” con i tre rumeni.

Non solo ladri, ma anche picchiatori, che non hanno risparmiato violenze fisiche alle vittime che si opponevano ai loro intenti, come avvenuto il 29 giugno 2020 in occasione di un furto di un carico di televisori destinati all’Unieuro di Piacenza, tramutatosi poi in rapina, in quanto un camionista bielorusso, in sosta presso l’area di servizio A21 Nure Nord di Piacenza, nel tentativo di fronteggiare i malviventi, venne brutalmente malmenato con bastoni, pietre e addirittura alcuni dei televisori asportati. La banda raggiungeva le aree di servizio dove venivano rapinati i tir, attraverso stradine secondarie, tagliando poi le recinzioni, in modo da non essere visti da telecamere ai caselli.

Il quadro probatorio è stato infine completato, con l'identificazione del ricettatore, individuato in un pluripregiudicato italiano del pavese, emerso attraverso l’incrocio delle relazioni telefoniche intrattenute dagli indagati, nonché dal monitoraggio degli spostamenti di uno di essi dopo l’asportazione di un grosso quantitativo di alcolici da un autoarticolato: 1441 bottiglie di liquore Jagermeister rubate la notte 16 settembre 2020 da un Tir parcheggiato all’area di servizio Nure Nord. Questa risultanza è di notevole importanza in quanto rappresenta il culmine della “filiera criminale”: l’anello di congiunzione tra gli esecutori materiali dei furti e delle rapine e il “mercato nero” dove piazzare la refurtiva; colui che “liquida” economicamente la banda per le merci trafugate dai TIR fermi di notte in autostrada e ricicla i beni da monetizzare per trarne profitto per se stesso e l’organizzazione criminale di riferimento.