Pessina, spunta falso nipote per il permesso di soggiorno: due indiani nei guai

Dai primi accertamenti sembra che l'uomo si sia accordato per ricevere un compenso per la falsa dichiarazione di parentela

I carabinieri li hanno smascherati

I carabinieri li hanno smascherati

Pessina Cremonese, 15 marzo 2018 - Aveva pagato per dichiarare che era suo nipote, al fine di poter avviare la pratica per il permesso di soggiorno. La millantata parentela è costata la denuncia per concorso in falsità in atto pubblico e per permanenza in Italia senza giustificato motivo a due indiani, S.D., operaio 58enne, residente a Pessina Cremonese, e S.K., 24enne, senza fissa dimora, irreperibile, non in regola nel territorio dello stato. A seguito dei controlli  svolti dai carabinieri sulla documentazione presentata, risultava che S.D.aveva depositato presso gli uffici comunali di Pessina falsa documentazione circa la relazione di parentela con S.K., “attestandolo” quale nipote ospite, al fine di eludere le autorità competenti e favorire la permanenza in Italia, non essendo quest’ultimo in regola sul territorio dello stato. Dai primi accertamenti parrebbe che il 58enne per tale dichiarazione, con il 24enne si sia accordato per ricevere un compenso a “pratica approvata”.