Elezioni nel Cremasco, sindaci pronti all’addio

Trenta i Comuni che andranno al voto non senza qualche sorpresa

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Cremona, 9 febbraio 2019 - Trenta i Comuni del cremasco su 48 vanno al voto per le elezioni amministrative il 26 maggio. Da ormai un paio di mesi si assistono alle mosse dei candidati, dei sindaci che ritornano, di quelli che sono indecisi e di quelli che non ne vogliono più sapere. A mano a mano che la scadenza elettorale si avvicina, le posizioni si chiariscono, anche se da qui al 28 aprile, data ultima della presentazione delle liste, parecchio è destinato a cambiare ancora. Assieme a tanti sindaci che si ricandidano, ce ne sono alcuni che per legge o per scelta hanno deciso di dire basta.

Guido Ongaro, sindaco di Madignano, è uno di questi: «Quella di non ricandidarmi – dice – è una scelta assolutamente personale, della quale il mio gruppo era a conoscenza da molto tempo. Cinque anni da vicesindaco e altrettanti da sindaco per una persona prestata alla politica locale come me sono più che sufficienti». Il suo gruppo invece si ricandiderà, proponendo un altro candidato che al momento non è stato ufficialmente deciso.

Dopo due mandati non potrà più riproporsi il sindaco di Sergnano Gianluigi Bernardi. «Non mi ricandiderò – precisa – neppure come consigliere . Ho 74 anni e mi dedicherò al volontariato, anche se in maniera più leggera». Anche Doriano Aiolfi, avvocato e sindaco di Bagnolo Cremasco, sta per concludere il secondo mandato consecutivo. «Intanto do una mano al mio gruppo per la formazione di una lista e la ricerca di un candidato – spiega – poi si vedrà».

Lascia invece il sindaco di Casaletto Ceredano: «Con ogni probabilità – sostiene Aldo Casorati - la mia esperienza da primo cittadino finirà a maggio. Ho 72 anni e ho fatto sei mandati. Con questo ho raggiunto, anzi superato, i requisiti di pensionamento non solo della Quota 100 ma addirittura della legge Fornero. Sono contento che la mia lista stia lavorando per riproporsi all’elettorato e cercare un nome che possa far convergere su di esso le preferenze». Cinque anni fa, in campagna elettorale, aveva detto che in caso di elezione quello in corso sarebbe stato il suo ultimo mandato. Gian Carlo Soldati, sindaco di Capralba, pur potendo ricandidarsi è deciso a tenere fede al suo proposito. Si cerca, a fatica, un possibile successore, tanto che si discute per mettere in campo una sola lista formata da esponenti di maggioranza e minoranza, che possa convergere su un nome comune.

Caso a parte quello di Giuseppe Figoni, sindaco di Torlino Vimercati. Per lui si avvia a conclusione il terzo mandato consecutivo e allo stato attuale non può ricandidarsi. Da tempo ha presentato istanza per l’abolizione del vincolo del terzo mandato . «Sono in attesa di una decisione da Roma – precisa – e sono fiducioso».