È morto l’agricoltore schiacciato dal tetto

È deceduto all’ospedale. Giuseppe Ambrogi, 70 anni . rimasto ferito nella sua azienda. dalla copertura divelta dal vento

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È morto nella notte Giuseppe Ambrogi, l’allevatore di 70 anni travolto lunedì intorno alle 15 dal crollo di un tetto e di una impalcatura che lo sorreggeva a causa di una forte raffica di vento. L’uomo era stato estratto in condizioni molto critiche e trasportato con un’ambulanza della Croce Verde di Soncino nell’ospedale di Cremona, dove i medici lo avevano indirizzato nel reparto di rianimazione, riservandosi la prognosi. Le condizioni dell’agricoltore, nonostante gli sforzi dei medici, sono andate ulteriormente peggiorando nella notte, quando è sopraggiunta la morte. Enorme lo stupore nel Borgo per questa tragedia, dove Ambrogi era molto conosciuto. La disgrazia è avvenuta nel primo pomeriggio. Come ogni giorno Ambrogi si era portato all’esterno della propria abitazione per eseguire i lavori di sempre. Era sotto l’impalcatura che sorregge una tettoia, quando si è alzato un forte vento.

A un certo punto, una raffica più violenta delle altre ha investito in pieno tetto e impalcatura che sono crollati di schianto. L’uomo non ha fatto in tempo a fuggire ed è rimasto sepolto sotto l’ammasso di ferro e legname. L’accaduto ha avuto come testimone la moglie che, udito lo schianto, è andata a verificare e ha visto il marito a terra, sotto l’impalcatura. La donna ha chiamato subito i soccorsi e ha cercato immediatamente di dare aiuto al marito. Sul posto sono arrivate ambulanza e auto medica e i soccorritori hanno chiamato i vigili del fuoco di Orzinuovi per liberare il malcapitato, che non rispondeva ai richiami.

Una volta estratto dalle macerie, i soccorritori hanno cercato di rianimarlo, riuscendoci solo dopo 25 minuti. Quando l’uomo ha avuto un cenno di ripresa, è stato immediatamente indirizzato nell’ospedale di Cremona, a causa delle gravi ferite riportate alla testa. Una volta arrivato, purtroppo i medici hanno potuto da fare ben poco per strapparlo alla morte, sopraggiunta dopo poche ore dal ricovero.

P.G.R.