Donazione all’ospedale: il caso finisce in tribunale

Crema, la Fondazione benefattori non ci sta alle accuse e denuncia per diffamazione Giovanni Bozzini

Guardia di finanza (Foto di repertorio)

Guardia di finanza (Foto di repertorio)

Crema, 21 gennaio 2021 - Si va in tribunale. La Fondazione benefattori cremaschi non ci sta a subire le insinuazioni del segretario di Uniti per la provincia di Cremona e lo ha denunciato per diffamazione. Il consiglio della Fondazione si ritiene parte lesa nella faccenda dei soldi che Uniti per Cremona, ai tempi condotta per mano da Renato Crotti, avrebbe dovuto donare e non ci sta a diventare capro espiatorio. Riassumiamo: nel mese di novembre il segretario dell’associazione Giovanni Bozzini, annuncia di aver scoperto che Crotti ha elargito alla Fondazione di Crema 100mila euro da utilizzare per la costruzione di un reparto e che invece sono stati destinati ad altri scopi, sempre nell’ambito dell’ospedale. E Bozzini paventa che Uniti per Cremona possa rivolere indietro i soldi. Di più, perché salta fuori una seconda fattura, sempre per 100mila euro, per una fornitura di impianti di video sorveglianza da montare nel reparto destinato a ricevere i pazienti affetti da coronavirus dimessi dall’ospedale ma non ancora pronti per rientrare nelle loro abitazioni. Impianti mai visti, ma soldi spariti nel tragitto Cremona-Crema.

La Benefattori replica che di questa fornitura non ne sa nulla e tanto meno della fattura. Inutile dire che le dichiarazioni del segretario fanno infuriare il consiglio della Benefattori che decide di non lasciar correre e che è necessario chiarire la vicenda. Questa vicenda è all’esame della Guardia di Finanza e della magistratura e per la quale ci sono otto indagati. Per cui, nei giorni scorsi, la Fondazione è passata dalle parole ai fatti e ha incaricato il suo legale di stendere una denuncia per diffamazione nei confronti del segretario.