Cremona, riapre il Museo del Violino

Si ricomincia con il consueto orario d'apertura: dalle 11 alle 17

L'auditorium Arvedi

L'auditorium Arvedi

Cremona, 12 febbraio 2021 - Riparte il Museo del Violino, la data fissata per la riapertura è giovedì 4 marzo, con il consueto orario dalle 11 alle 17. I visitatori avranno una bella sorpresa, infatti Il normale percorso di sala in sala attraverso la storia della liuteria cremonese dal Cinquecento ad oggi, sarà completato dalla visita all’auditorium Giovanni Arvedi. È una opportunità unica, permessa dalla temporanea sospensione degli spettacoli, per lasciarsi affascinare da un gioiello di architettura e acustica invidiato nel mondo, tanto da aver meritato nel 2016 il Compasso d’Oro, premio internazionale di design, per aver realizzato con bellezza ed eleganza il concetto di armonia pari a un grande strumento musicale, il violino.

Fino al 30 giugno sarà possibile ammirare la mostra “Reunion in Cremona”, una selezione di capolavori del National Music Museum di Vermillion, South Dakota (USA), tra i quali un arco da violino, la chitarra Rawlins e il mandolino Cutler-Challen, tutti di Antonio Stradivari, e strumenti di Nicolò e Girolamo Amati, Nicola Bergonzi e Lorenzo Storioni. Non meno interessanti i due violoncelli temporaneamente affidati al Museo del Violino nell’ambito del network “friends of Stradivari”: l’Amaryllis Fleming, a cinque corde, costruito da Girolamo Amati intorno al 1600, ed il Giuseppe Guarneri filius Andreae 1692 del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano. Infine, ancora per qualche settimana, sarà esposta la chitarra Sabionari 1679 di Antonio Stradivari. Le visite dell’Auditorium e della mostra “Reunion in Cremona” sono incluse nel biglietto di ingresso al Museo, senza alcuna maggiorazione.

Per la primavera e l'estate prossime è prevista la mostra “I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro della Pietà”. Dall'1 maggio al 18 luglio, infatti, si potranno ammirare gli strumenti ad arco della Collezione dell’Istituto Provinciale per l'Infanzia Santa Maria della Pietà di Venezia. Il compositore operò a partire dal 1703, come Maestro di Violino e successivamente come Maestro di Concerti, occupandosi anche della scelta e dell’acquisto degli strumenti musicali. In buona parte mai modificati per adeguarli alle prassi interpretative successive, saranno presentati dopo una intensa campagna di studio e restauro a cura del Museo del Violino, del Corso di Laurea Magistrale dell’Università di Pavia e di Cr.Forma.