Crema, caso Sabrina Beccalli: i resti nell'auto bruciata sono umani

La conferma arriva dall’Istituto di medicina legale di Milano dove, si sono tenuti gli esami sui reperti e sui tessuti trovati nella Panda della 39enne

Sabrina Beccalli con Alessandro Pasini

Sabrina Beccalli con Alessandro Pasini

Cremona, 8 settembre 2020 - Resti umani. La conferma arriva dallIstituto di medicina legale di Milano dove si sono tenuti i primi esami sui reperti e sui tessuti trovati nella Panda di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni scomparsa il giorno di Ferragosto, dopo che l’auto è stata incendiata da Alessandro Pasini, l’uomo che è in carcere con l’accusa di averla uccisa.

Il medico legale Cristina Cattaneo, l’antropologa Debora Mazzarelli e il tossicologo Domenico di Candia, alla presenza dei consulenti di parte Angelo Grecchi e Luciano Garofano, hanno analizzato i 30 frammenti ossei che apparterrebbero ad un essere umano e non ad un cane come idicato da due veterinari incaricati di intervenire in prima battuta nelle indagini. Pasini aveva infatti riferito di aver bruciato il cadavere di Sabrina con l’auto. Serviranno comunque ulteriori accertamenti: i risultati definitivi dei rilievi si avranno solo nei prossimi giorni quando verrà anche comparato il Dna con quello della scomparsa. Lunedì 14 settembre, il pool del consulenti della Procura di Cremona e i consulenti delle parti si troveranno a Offanengo, nell'officina dove è stata ricoverata la Panda bruciata.