Crema, rubano lamette e zafferano: presi

Bottino di circa 1.500 euro al supermercato per 4 rom

Il bottino sequestrato

Il bottino sequestrato

Crema (Cremona), 12 dicembre 2018 - Hanno rubato lamette da barba e zafferano per circa 1.500 euro al Famila e poi sono fuggiti prima che qualcuno si accorgesse del furto, ma sono incappati in una pattuglia di carabinieri che ha scoperto la refurtiva. E per i quattro rom autori del furto sono cominciati i guai.

«Il furto è stato portato a termine venerdì nell’orario del pranzo – dice il direttore del Famila – e i ladri hanno utilizzato una borsa schermata per fare uscire la refurtiva senza far scattare l’allarme. Le lamette da barba sono sugli scaffali, mentre lo zafferano si trova in prossimità della cassa». I ladri sono entrati nel supermercato senza farsi notare e hanno approfittato del poco personale per mettere in una borsa un gran quantitativo di lamette da barba, merce piccola ma di valore. Quindi hanno preso anche le buste di zafferano in prossimità della cassa e se ne sono andati. In auto c’era un quarto uomo che non avrebbe partecipato al furto. Una volta arrivati al rondò di Ca’ delle Mosche una pattuglia di carabinieri del nucleo operativo li ha fermati e ha controllato quel che c’era nel bagagliaio, scoprendo il borsone che conteneva la refurtiva. I quattro, residenti in un campo rom alla periferia di Milano, sono stati identificati. Per scoprire però dove avevano effettuato il furto i militari hanno dovuto chiedere ai supermercati. Peraltro al Famila non si erano ancora accorti dell’ammanco. «In effetti – continua il direttore – abbiamo guardato i filmati e notato questi tre individui che mettevano nella sacca la refurtiva. E allora abbiamo denunciato il furto». A quel punto, la merce è stata restituita al supermercato e il magistrato è stato avvertito di quanto accaduto.

Il giudice ha deciso di far scattare gli arresti per tre dei quattro nomadi. Per due di loro, pregiudicati, ha aperto le porte del carcere di Ca’ del Ferro, mentre al terzo, quello che era alla guida della vettura, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Il quarto uomo non avrebbe partecipato al furto e per questo motivo non è stato arrestato, ma il giudice gli ha imposto l’obbligo di firma nel Comune di residenza. Lo stesso magistrato ha interrogato i quattro fermati nella mattina di ieri, confermando le decisioni prese.