Crema, morte del prof Pamiro: a chi telefonò la moglie quando arrivò la polizia

Una mano alle indagini può darla il risultato degli esami tossicologici. Ma il giallo non accenna a risolversi

Mauro Pamiro e la moglie Debora Stella

Mauro Pamiro e la moglie Debora Stella

Crema (Cremona), 12 luglio 2020 -  La chiave del giallo passa per la porta di casa. È fondamentale sapere che cosa è successo la notte di sabato 28 giugno nell’abitazione della coppia. Anche se la risposta potrebbe essere: nulla. Perché l’ipotesi che Mauro Pamiro, il prof 44enne trovato morto lunedì mattina nel cantiere di via Don Mazzolari - poco distante dalla sua abitazione - non sia mai rientrato al suo domicilio dopo che alle 18 di sabato aveva lasciato moglie e amici perché stanco, non è poi così campata in aria. Una mano alle indagini può darla il risultato degli esami tossicologici. Ma il giallo non accenna a risolversi.

Per esempio, la bici di Pamiro, trovata chiusa con la catena nel parcheggio del cimitero e della quale ci si è accorti, ufficialmente, solo il giorno dei funerali. E il disorientamento della moglie che non sa rispondere a chi le chiede di Mauro per poi crollare di schianto lunedì. «La polizia ha suonato alla porta, che faccio? Apro?»; questo il tenore della telefonata fatta dalla donna a un amico quando gli agenti si sono presentati. Chi è questa persona? Domande al momento senza risposta.