Crema, scoperta piantagione di marijuana. La curavano i finti giardinieri

I carabinieri arrestano due milanesi e denunciano un cremonese

In azione i carabinieri

In azione i carabinieri

Crema (Cremona), 14 ottobre 2021 - Si spacciavano per giardinieri, in realtà gestivano una serra super attrezzata e tecnologica per coltivare marijuana. I carabinieri della compagnia di Crema hanno arrestato un 53enne e 27enne, entrambi pregiudicati e residenti in provincia di Milano, e denunciato un 43enne della provincia di Cremona con precedenti di polizia a carico. Martedì scorso sono stati gli uomini del Nucleo operativo di Crema a scoprire il tutto.

La vicenda ha preso avvio alcuni giorni fa, quando una pattuglia del radiomobile aveva fermato e controllato i due uomini della provincia di Milano, con precedenti penali di rilievo, che avevano giustificato la loro presenza nella zona di Crema con scuse poco credibili, poi risultate anche non vere a seguito di specifici accertamenti svolti. In realtà i due, sempre di mattina, raggiungevano un piccolo comune dell’hinterland di Crema e si infilavano rapidamente nel giardino di un’abitazione, rimanendovi per alcune ore e uscendo per ritornare in provincia di Milano. I due non facevano alcuna tappa intermedia e non contattavano nessuno. I militari del Nucleo Operativo hanno deciso quindi di capire quale fosse il reale motivo della presenza dei due in zona, organizzando un servizio specifico per intercettarli e seguirli.

I due, la mattina del 12 ottobre, sono stati individuati in zona, ma giunti nella zona della casa già soggetta a vigilanza, non si sono fermati e hanno proseguito forse nel tentativo di confondere le idee di eventuali inseguitori. Sono stati comunque fermati poco dopo dai militari in borghese supportati da alcune pattuglie giunte di rinforzo. I due, identificati nel 53enne e nel 27enne, vistisi scoperti, si sono spacciati per “giardinieri” con il compito di curare un giardino della zona alcune volte alla settimana, ma non davano ulteriori notizie sulla casa in cui dovevano recarsi. I militari, già sapendo quale fosse la casa in questione, hanno nel frattempo effettuato un rapido controllo all’interno dell’auto a loro in uso. E' stata rinvenuta, nascosta sotto un sedile, la chiave del cancello di accesso al giardino dell’abitazione di interesse e da quel momento iniziava il controllo della stessa. All’ingresso nella casa non era presente nessuno e i militari procedevano al controllo dell’intera struttura, ma subito venivano attirati da un box in metallo, che sembrava di recente costruzione, presente nella zona del solaio. A protezione di tale box vi era una porta in ferro chiusa a chiave, ma uno dei due uomini fermati collaborava e accompagnava i militari a recuperarla in un altro locale della casa. E nel box è stato scoperto dai carabinieri il vero motivo della frequentazione dei due in quella abitazione. Dietro quella porta in ferro si accedeva a due serre perfettamente attrezzate e funzionanti dove vi erano in quel momento piantate, all’interno di singoli vasi, ben 252 piante di marijuana appena germogliate e 17 piante sempre di canapa indiana dell’altezza di circa 80 centimetri. Inoltre, nei locali in questione erano presenti 15 lampade alogene, 5 condizionatori d’aria e deumidificatori, 8 ventilatori, 3 termometri per mantenere la temperatura costante, nonché fertilizzanti, terriccio, vasi, germogli e altro materiale specifico per la coltivazione delle piante di canapa. La perquisizione dell’intera struttura consentiva di recuperare anche 563 grammi di marijuana già pronta per essere confezionata e ceduta nonché due bilancini di precisione utili per la pesatura del prodotto. Inoltre, veniva anche rinvenuta una cartucciera contenente 10 cartucce da caccia calibro 12.

Durante queste operazioni, rientrava a casa anche il proprietario dell’abitazione ovvero il 43enne. Al termine dell’intera attività le serre, il materiale rinvenuto all’interno e utilizzato per la coltivazione e il munizionamento illegalmente detenuto venivano sottoposte a sequestro, mentre le piante già cresciute sono state recise e i germogli estirpati. I tre sono stati accompagnati presso la caserma di Crema dove i due provenienti dalla provincia di Milano sono stati arrestati per la coltivazione e la detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente, mentre il terzo è stato denunciato per gli stessi reati e per la detenzione abusiva del munizionamento. Nella mattinata del 13 ottobre gli arresti sono stati convalidati. Uno dei due è stato posto agli arresti domiciliari e l’altro sottoposto ad obbligo di firma e l’udienza è stata rinviata al primo dicembre.