Crema, catturato latitante internazionale: tradito dalle visite alla mamma

Un 31enne moldavo aveva assaltato le poste a Francoforte picchiando un impiegato

Carabinieri

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Crema (Cremona), 17 gennaio 2020 - Rapina un ufficio postale in Germania e fugge in Italia, ma viene arrestato nel Cremasco dai carabinieri del nucleo Radiomobile. In prigione è finito O.O., 31 anni, moldavo ricercato dall’Interpol per un crimine commesso cinque anni fa e per il quale era stato condannato alla prigione.

Il 5 gennaio 2015, l’uomo, con alcuni suoi complici, aveva assaltato un ufficio postale a Francoforte sul Meno. Rapina violenta, quella commessa in suolo tedesco, perché per costringere l’impiegato delle Poste ad aprire la cassaforte, i banditi lo avevano prima malmenato colpendolo con calci e pugni e poi legato a una sedia. Una volta aperta la cassaforte e prelevati tutti i soldi, circa 25mila euro che servivano per pagare le pensioni, il moldavo e i suoi complici erano fuggiti, senza lasciare più tracce. Le forze dell’ordine tedesche però, al termine di una precisa indagine partita dalla visione delle telecamere di sicurezza, erano arrivati a identificare i banditi. Qualche settimana addietro il 31enne aveva capito di non poter più sfuggire alla polizia tedesca che lo stava ricercando attivamente, visto che nel frattempo c’era stato un processo che lo aveva condannato alla galera.

Per questo il 31enne era espatriato, trovando riparo in Italia dove, in un paese del Cremasco, vive da tempo la madre. Il bandito era inseguito da un mandato internazionale di cattura emesso dalle autorità tedesche le quali sapevano della residenza italiana della madre e per questo motivo avevano fatto pervenire l’ordine d’arresto ai carabinieri di Crema. E mercoledì i militari, dopo aver monitorato l’abitazione della donna per alcuni giorni e capito che il ricercato si nascondeva proprio lì, hanno intercettato il moldavo mentre stava uscendo dalla casa. I carabinieri lo hanno fermato e tratto in arresto, portandolo nel carcere di Ca’ del Ferro a Cremona, in attesa che vengano espletate le formalità per l’estradizione in Germania, dove dovrà scontare la pena che gli è stata comminata dal tribunale tedesco per la rapina.