Crema, investito dalla moto vicino a casa: muore dopo 100 giorni di agonia

Luigi Pavesi aveva 82 anni. L’incidente si era verificato il 3 settembre in viale Indipendenza a Crema

Il pensionato era stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale di Crema

Il pensionato era stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale di Crema

Crema, 13 dicembre 2019 -  È morto a 100 giorni dall’incidente, Luigi Pavesi, 82 anni, investito da una moto il 3 settembre in viale Indipendenza mentre attraversava la strada. Quel giorno Pavesi era uscito da casa sua in bicicletta e aveva percorso pochi metri della ciclabile di via Treviglio, arrivando in viale Indipendenza. Non c’erano strisce pedonali lì, ma forse l’anziano che ha casa nella zona era abituato a passare tutti i giorni. Così, anche quel giorno, aveva attraversato la strada senza accorgersi che dalla sua sinistra arrivava una moto condotta da un giovanissimo motociclista di 17 anni di Crema che stava andando al consueto allenamento di calcio sul campo di San Carlo, qualche centinaio di metri più in là. Impatto tremendo per l’anziano, che aveva battuto la testa, mentre il giovane motociclista se l’era cavata con alcune contusioni.

Pavesi era stato ricoverato nell’ospedale di Crema in condizioni gravissime. I medici avevano tentato di salvargli la vita, ma il pensionato da allora non aveva più ripreso conoscenza. Era stato portato recentemente nell’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda, ma per lui non vi erano più speranze e si poteva solo attendere che si spegnesse. Luigi Pavesi era persona conosciuta in città, specie a chi ha una certa età. Appartenente alla dinastia dei mobilieri, non aveva seguito quella strada, ma aveva aperto e gestito un negozio di alimentari con la moglie nella centrale via Mazzini, negli anni Sessanta e Settanta. Poi aveva chiuso l’attività e per molti anni aveva lavorato come impiegato all’ufficio spedizioni della Diversey, a Bagnolo Cremasco. Da anni in pensione, lo si vedeva spesso girare in bicicletta con la moglie. Negli ultimi tempi le sue uscite si erano fatte rare per via della consorte che, malata, aveva bisogno di assistenza. Il 3 settembre, lo scontro fatale con una moto, a pochi metri da casa sua, su una strada che la vittima conosceva bene.