Crema, le chiudono il gas per una perdita: anziana resta al freddo dieci giorni

L’odissea di una 82enne. Il tecnico trova il contatore sotto il lavandino e lo chiude: va spostato sul balcone

L'anziana al freddo nel suo appartamento

L'anziana al freddo nel suo appartamento

Crema (Cremona), 15 novembre 2019 - Anziana senza riscaldamento da dieci giorni perché non riesce a farsi riattivare il gas a causa del fatto che il suo contatore stava sotto il lavandino, ha accusato una piccola perdita e il tecnico che è uscito per verificare glielo ha chiuso.

E da lì è cominciata un’odissea incredibile, con tanto di sentenza finale da parte dell’azienda: «Questi sono i tempi previsti». E se fa freddo? Copriti. Una signora 82enne di Crema chiama A2a Linea Più perché in casa sente odore di gas.  Il tecnico esce, esegue la verifica, rileva una perdita trascurabile ma chiude il contatore perché sotto il lavandino non si può più tenere e si deve spostare sul balcone. Il tecnico scrive la relazione, che i parenti dell’anziana portano agli uffici di A2a Linea Più di Crema, i quali la inviano a LD Reti di Lodi. Questi fanno uscire nuovamente il tecnico che stila il preventivo e poi lo invia alla sede di A2a Linea Più di Milano.

Da qui viene rimandato agli uffici di A2a Linea Più di Crema da dove lo si rimanda all’anziana. Dopo aver accertato il pagamento dell’importo, parte la pratica. Viene incaricata LD reti di Lodi la quale invia per la terza volta il tecnico per eseguire l’intervento. Risultato? Da dieci giorni questa signora è senza riscaldamento, non ha l’acqua calda e non può far da mangiare. Sollecitazioni? Senz’altro e la risposta è questa: « Questi sono i tempi previsti!».