Sull’auto rubata in un vicolo cieco: preso un bandito, altri tre fuggono

Crema, l’arrestato è un venticinquenne slavo pregiudicato

L'auto rubata

L'auto rubata

Crema, 10 gennaio 2017 - Preso uno, altri tre fuggiti. Poco prima dell’alba i carabinieri hanno inseguito un’auto rubata con a bordo quattro stranieri. Uno dei quattro, un pregiudicato, è stato arrestato. Ieri mattina intorno alle 5 una pattuglia del nucleo radiomobile ha notato una Fiat Punto rossa transitare a bassa velocità nei pressi del rondò di Ca’ delle Mosche, periferia est di Crema. I carabinieri hanno cercato di fermare l’auto per un controllo, ma il guidatore ha accelerato cercando di distanziare la pattuglia.

L’autista non conosceva i luoghi dove si trovava e così, arrivato al primo rondò di Madignano, anziché proseguire per la Paullese o entrare in paese, ha girato a sinistra verso la zona artigianale, non sapendo che la strada imboccata terminava nel campi. Così, quando la via è finita, i quattro hanno dovuto abbandonare l’auto e proesguire la fuga a piedi. L’auto sulla quale stavano fuggendo aveva due sole portiere e mentre i due uomini davanti riuscivano a dileguarsi velocemente, i due sistemati sul sedile posteriore hanno visto assottigliarsi il vantaggio accumulato, tanto che solo uno è riuscito a sfuggire alla cattura, mentre il secondo è caduto nelle mani dei carabinieri. Portato in caserma a Crema, la persona fermata è stata identificata. Si tratta di un 25enne slavo pregiudicato per reati contro il patrimonio che ha una fedina penale di tutto rispetto. Intanto, anche l’auto della fuga è stata controllata e i militari hanno scoperto ben presto che la Punto era stata sottratta all’Epifania a una donna di Milano.

Nella mattinata è stata informata la procura di quanto successo e il pubblico ministero ha disposto per la persona catturata l’arresto e il suo trasferimento nel carcere cremonese di Ca’ del Ferro con l’accusa di ricettazione. Oggi lo straniero dovrebbe ricevere in carcere la visita del magistrato, il quale poi deciderà se mantenere il provvedimento restrittivo o liberarlo in attesa del processo.