Coronavirus, italiani bloccati in Nepal: sono iniziati i rientri

La figlia del cremasco: "La Farnesina non sapeva, sono rimasta esterrefatta"

Matteo Piloni, consigliere regionale cremasco del Pd (Foto Facebook)

Matteo Piloni, consigliere regionale cremasco del Pd (Foto Facebook)

Pianengo, 4 aprile 2020 - "Torneranno presto". La vicenda di Elio Pavesi, 66enne di Pianengo e degli altri 52 italiani bloccati a Katmandu per l’emergenza coronavirus si sta risolvendo. "Grazie anche a Matteo Piloni (consigliere regionale cremasco del Pd) - comunica il sindaco Roberto Barbaglio - siamo riusciti a interessare il ministero degli esteri informandolo dell’emergenza. Devo dire che la Farnesina ha agito rapidamente. Tre italiani sono già stati messi ieri mattina su un aereo. Si tratta della donna che attende un bambino ed è al settimo mese di gravidanza, del marito e di una persona con problemi di salute. Sono arrivati in serata a Milano. Per quanto riguarda gli altri, la Farnesina sta cercando aerei in partenza dal Nepal che facciano scalo in un Paese qualsiasi dell’Europa perché poi da lì è più semplice far arrivare i nostri connazionali in Italia". Buone notizie, dunque per gli italiani bloccati in Nepal da un paio di settimane che a breve potranno rientrare e anche per i loro familiari. Stupisce tuttavia che la Farnesina sia stata informata del fatto solo giovedì e dai parenti degli interessati, in quanto pare che il console italiano a Nuova Delhi non abbia prontamente comunicato la situazione.

Se questa circostanza sarà verificata, si tratta di un fatto grave. Il console era al corrente della situazione almeno da una decina di giorni, visto che proprio lui aveva suggerito di acquistare biglietti aerei per un volo in partenza il 26 marzo, volo che poi era stato annullato. "Sono rimasta molto male – dice Silvia Pavesi, figlia di Elio – quando mi hanno detto che al ministero degli Esteri nessuno sapeva nulla fino a giovedì. E in più il console si è anche lamentato perché secondo lui non avremmo dovuto parlare con Roma perché in questo modo l’avremmo scavalcato".