A Pizzighettone morti metà degli ospiti di una rsa

In un mese e mezzo scomparsi 35 dei 70 nonni in corsia. "E mancano ancora le protezioni"

Emergenza Coronavirus

Emergenza Coronavirus

Pizzighettone (Cremona), 4 aprile 2020 - Trenatacinque decessi in poco più di un mese, su circa settanta degenti. "La situazione della Fondazione Mazza in questo momento è quella che ci preoccupa di più", afferma il sindaco di Pizzighettone, Luca Moggi, che da un mese e mezzo è alle prese con l’emergenza. "Certo non è possibile dire se anche alcuni decessi avvenuti prima dell’esplodere dell’epidemia potessero essere riconducibili al coronavirus, ma abbiamo chiesto anche ad Ats un intervento, come ad esempio un tampone a tutti i dipendenti. Per queste strutture si pone anche un problema di bilanci, una questione che riguarda non solo Pizzighettone ma anche altri comuni", sottolinea il sindaco.

Intanto la Fondazione ha vietato l’accesso a tutti gli esterni. "È una situazione molto difficile", insiste Moggi. Come tutte le Rsa in provincia, in queste settimane ha fronteggiato un lavoro eccezionale. "Abbiamo bisogno del vostro aiuto", hanno scritto i vertici in un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook. "Ulteriore urgenza sono le tantissime richieste di protezioni individuali da parte delle case di riposo per cui, oltre ad aver mosso la nostra protezione civile, ho sollecitato la Regione", sottolinea il presidente della Provincia di Cremona, Mirko Signoroni.