Il personale della Croce rossa ha provato a fare il massimo
Crema, 5 aprile 2020 - Il centro del problema è qui, nei paesi del Cremasco che da sei settimane piangono ogni giorno i morti, caduti come mosche sotto i colpi del coronavirus. Il centro del problema dice che nel Cremasco, territorio di 48 comuni con 164mila abitanti, c’è una persona infettata dal coronavirus ogni 95 persone e un morto ogni 249, ma che queste cifre sono ben distanti dalla realtà in comuni come Crema, Castelleone, Offanengo e altri ancora. E ci sono le case di riposo, non tutte, per fortuna, dove i morti non si contano più e dove però non si riesce ad arginare il problema. A Crema alla Casalbergo si piangono oltre 60 morti nel solo mese di marzo, cifra neppure lontanamente vicino a quanto verificatosi un anno fa. Cifre e numeri da spavento, sia per quanto riguarda le vittime, sia per i positivi.
A Castelleone , si sono registrati a marzo 56 decessi, uno ogni 167 abitanti. Lo scorso anno, nello stesso periodo erano stati 5. I positivi in paese sono 175, uno ogni 54 persone. A Crema la situazione vede 365 decessi, uno ogni 97 abitanti e 434 positivi, uno ogni 79. A marzo 2019 ci furono 85 decessi. Pandino, poco più di 9mila abitanti, ha visto 49 decessi, contro i 7 dello scorso anno: un morto ogni 184 residenti e 89 positivi, uno ogni 101 abitanti. Fa eccezione Spino d’Adda, dove i morti sono stati 10, rispetto ai 4 dell’anno passato, con un’incidenza di un decesso ogni 684 abitanti e soli 24 contagiati, uno ogni 285. A Soncino 29 vittime contro le 4 del marzo 2019, un morto ogni 264 residenti e 67 positivi, cioè uno ogni 114. A Trescore i lutti sono stati 15, tre volte in più delo stesso periodo dello scorso anno, cioè un morto ogni 193 abitanti, mentre i contagiati sono 26 (1 ogni 112). Offanengo ha 38 vittime contro un solo decesso nel marzo 2019, per una vittima ogni 138 abitanti e 87 contagiati (1 ogni 87). A Romanengo si contano 25 morti contro i due di un anno fa per un morto ogni 123 abitanti e 43 contagiati (1 ogni 71).