Diecimila "assalti" di cinghiali e nutrie: la protesta di Coldiretti a Milano

La protesta degli agricoltori arrivati da tutte le province lombarde. Cremona in prima linea

La manifestazione di Milano

La manifestazione di Milano

Cremona, 8 luglio 2021 - Sono almeno novemila in dieci anni gli assalti dei cinghiali in Lombardia che hanno devastato le campagne e provocato incidenti stradali. È quanto stima la Coldiretti lombarda sulla base dei dati regionali in occasione della protesta di centinaia di agricoltori in piazza Città di Lombardia a Milano. Folta la delegazione cremonese – guidata dal presidente di Coldiretti Cremona e Lombardia Paolo Voltini e dal direttore Paola Bono – con tanti agricoltori, sindaci, rappresentanti dei consorzi di bonifica del territorio. A Milano per denunciare una situazione ormai fuori controllo, testimoniando i continui. La delegazione cremonese ha dato voce all’esasperazione del territorio di fronte a un’emergenza che ha ormai oltrepassato il limite di guardia a livello nazionale, spingendo gli agricoltori a scendere in piazza in contemporanea in tutta Italia, a partire da piazza Montecitorio a Roma. “La situazione, anno dopo anno, si fa sempre più drammatica, sia in tema nutrie che cinghiali. Come agricoltori siamo esasperati, i selvatici ci attaccano su tutti i raccolti.

"Non c’è un raccolto che nutrie o cinghiali non prediligano” testimonia Piercarlo Barilli, agricoltore di Casalmaggiore e vicepresidente del Consorzio di Bonifica Navarolo. “I danni sono ingenti. Non ultimo,  anche sul pomodoro. Nella prima settimana di vita delle pianticelle di pomodoro, quando sono appena piantate, la presenza dei selvatici può essere devastante: tolgono piantina per piantina, lasciando i campi totalmente spogli. Il danno è comunque su tutte le colture”. “Rispetto alla rete irrigua, a rogge e canali, il problema principale sono le nutrie – prosegue Barilli –. Stanno erodendo tutte le sponde, con gravi disagi da parte de nostro Consorzio, che è costretto continuamente a monitorare e coprire le voragini, per permettere che l’acqua fluisca in modo corretto. Il danno economico, sia per le aziende agricole che per il Consorzio, è veramente ingente. Si aggiungano i pericoli per la sicurezza, nei campi e sulle strade”.

Luca Zanichelli, primo cittadino di Rivarolo del Re, è tra i numerosi sindaci presenti in piazza a Milano accanto agli agricoltori.  “Il problema nutrie nel territorio casalasco-viadanese è tra le priorità – spiega –. I problemi infrastrutturali provocati dalle nutrie sono onerosi e anche difficile da gestire. Conosciamo bene i rischi per la viabilità. Così come i pericoli legati al formarsi di voragini nei pressi di strade, canali, ferrovia. Si aggiungano le gravi perdite provocate alle attività agricole, anch’esse onerose. Come sindaco credo sia necessario mettere in atto, con urgenza, un percorso di contenimento dei selvatici. Devo anche aggiungere che sul territorio, sia come comuni che come provincia, possiamo fare ben poco. E’ necessario che questo tema trovi risposte efficaci a livello nazionale”. “Una situazione che si è aggravata di anno in anno ed è ormai diventata insostenibile, come testimonia anche la presenza di tanti amministratori locali, accanto agli agricoltori venuti da tutta la Lombardia” evidenzia Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona e Lombardia.