Casale Cremasco, Salice bianco devastato: identificata la banda di ragazzi

Nonostante le norme anti-covid avevano fatto festa vandalizzando la baita e le strutture dell’area. Individuati 14 giovani

Carabinieri davanti al Salice bianco

Carabinieri davanti al Salice bianco

Casale Cremasco (Cremona), 14 maggio 2021 -  Sono 14, sono giovani e hanno tutti un nome, grazie alle precise investigazioni dei carabinieri di Camisano che hanno dato un’identità ai giovani che hanno vandalizzato l’area del Salice bianco, nel parco del Serio, lo scorso mese. Poco dopo Pasqua un gruppo di ragazzi, infischiandosene nelle norme anti coronavirus e del coprifuoco, un sabato sera si era addentrato nel parco del Serio e aveva raggiunto lo spiazzo del Salice bianco, posto isolato dove sorge un capanno al cui interno ci sono tavoli e sedie che, nei tempi normali possono essere portati all’aperto. Confidando sul fatto che, a causa del coprifuoco e del posto isolato, lì non sarebbe passato nessuno, i ragazzi avevano pensato di darsi appuntamento per una serata di baldoria. Una volta sul posto, avevano forzato la porta della baita e poi preso tavoli e sedie che avevano portato all’esterno. Quindi, avevano dato vita una festa in piena regola.

Al termine, anziché nascondere con cura quel che avevano fatto, magari ripulendo la zona e riportando tavoli e sedie all’interno della baita, avevano tracciato scritte sulle pareti e poi se ne erano andati, lasciando tutto devastato. Già di prima mattina qualcuno aveva segnalato lo scempio e sul posto, oltre ai responsabili del Parco e al sindaco di Casale Cremasco, Antonio Grassi, erano arrivati anche i carabinieri. Dalle prime indagini erano state reperite immagini girate in prossimità della zona e i militari avevano cominciato a identificare qualche giovane partecipante alla serata. In breve i ragazzi erano stati convocati in caserma a Camisano, competente per territorio e alla fine sono venuti fuori i nomi di 14 giovani di età variabile da 18 a 22 anni riconosciuti come i responsabili dello scempio. Al termine delle indagini tutti sono stati denunciati per violazione di domicilio e deturpamento di cose altrui, reati che saranno assolti con una multa. C’è ancora da sottolineare come la mattina stessa del ritrovamento di quanto creato dalla combriccola, qualcuno, vedendo tanta sporcizia, si era rimboccato le maniche e aveva ripulito. Si era pensato che a rimettere le cose a posto fossero stati gli stessi ragazzi, tornati sui loro passi per rimediare. Ma non era così.