Casale Cremasco, arbitro picchiato: salvato dai carabinieri

Direttore di gara picchiato durante una partita da un giocatore di 26 anni

Momenti di tensione in campo

Momenti di tensione in campo

Casale Cremasco (Cremona), 7 giugno 2018 - Casale Cremasco, torneo di calcio a cinque in notturna. Si affrontano le formazioni dello Spino d’Adda e del Monte Cremasco. A un certo punto un giocatore dello Spino commette un fallaccio nei confronti dell’avversario. Espulsione inequivocabile che l’arbitro gli commina. Ma il giocatore, un 26enne di Spino d’Adda, non ci sta. Dapprima insulta l’arbitro e poi, non contento, gli si avventa contro, colpendolo con dei pugni in testa. Dopo un momento di sgomento, gli altri giocatori intervengono e, con qualche fatica, portano fuori dal terreno di gioco il compagno il quale, ben lungi dal pentirsi per quel che ha fatto, dal bordo del campo continua a insultare l’arbitro e a indirizzargli pesanti minacce, tanto che il fischietto a un certo punto decide di chiudere la partita anzitempo e mandare tutti a casa. 

Ma non è finita, perché il calciatore continua a minacciare e allora l’arbitro decide di chiamare i carabinieri. I militari arrivano sul campo, intorno alle dieci e trovano l’arbitro nel suo spogliatoio che racconta loro quanto successo, trovando conferme negli altri giocatori. Tuttavia del 26enne protagonista della vicenda non c’era più traccia perché, dopo un po’, il giovane aveva deciso di tornare a casa sua, a Spino d’Adda. Comunque i carabinieri arrivano ben presto alla sua identificazione. Ma quando i militari controllano il nominativo, salta fuori che lo stesso calciatore era già stato in passato protagonista di un’altra aggressione. Durante la partita di Terza categoria tra Ripaltese e Agnadello il giocatore aveva avuto un acceso battibecco con gli avversari. La questione non si era fermata alle parole, ma aveva lasciato spazio alle mani. Di più. A dar man forte allo spinese erano scesi in campo anche il fratello e il padre. Ne era scaturita una rissa e la famiglia in questione aveva anche danneggiato il cancello del campo sportivo, dopo aver aggredito i dirigenti della squadra avversaria. Il gruppo familiare era stato segnalato e a padre e fratello era stato comminato un Daspo che aveva loro impedito per un bel po’ di assistere alle gare. L’episodio di martedì sera al momento non ha prodotto denunce. I carabinieri proporranno di comminare allo spinese un Daspo che lo terrà lontano dai campi di calcio per qualche anno.