Casa di comunità, l’inizio è costellato di critiche

Casa della comunità, ancora da inaugurare e già teatro di polemiche. Dopodomani alle 16, alla presenza dell’assessore regionale Guido Bertolaso (nella foto), si inaugura la Casa della comunità a Crema, nella sede dell’Asst in via Gramsci. La cerimonia è preceduta da malumori e addirittura da una finta inaugurazione che ha suscitato scalpore e la richiesta da parte della minoranza del ritiro delle deleghe all’assessore al commercio e ambiente Franco Bordo, presente alla messinscena.

Non solo, si è fatto sentire anche il comitato Zero barriere che ha sottolineato come sia impossibile accedere agli uffici in quanto l’ascensore non permette l’ingresso delle sedie a rotelle, in quanto troppo piccolo. La finta cerimonia di inaugurazione è stata allestita dalla lista civica “Crema più“ perché da sempre ritengono che la sede di via Gramsci non sia idonea per ospitare la Casa della comunità e che si sarebbe dovuto impegnare lo stabile dell’ex tribunale. La risposta era stata data, a suo tempo, dall’ex assessore Letizia Moratti che aveva fatto presente come l’ex tribunale era troppo grande (6000 metri quadrati contro i 1500 necessari) e che per metterlo in condizione di ospitare la Casa della comunità la Regione avrebbe dovuto spendere molto di più del budget previsto. In merito all’ascensore la risposta arriva dal Dg dell’ospedale, Ida Ramponi: "Si sta procedendo per la realizzazione di un ascensore esterno. Revocato il precedente affidamento a causa della mancanza di documentazione tecnica da parte degli incaricati, l’azienda si è mossa tempestivamente. E’ stata definita la collocazione dell’impianto elevatore in adiacenza all’ingresso principale con accessibilità da via Gramsci. Già definite caratteristiche e dimensioni. Il professionista che si occuperà del progetto e della di direzione dei lavori è già stato individuato".

Pier Giorgio Ruggeri