Il capotreno licenziato per insulti a un senegalese: "disparità con l'annuncio anti rom"

Conclusa davanti al giudice del lavoro la procedura di Trenord contro l'ex dipendente che aveva detto insulti razzisti dopo aver subito un'aggressione

Trenord (foto repertorio)

Trenord (foto repertorio)

Cremona, 4 settembre 2018 - Davanti al giudice del lavoro di Cremona, oggi Trenord ha accettato le condizioni proposte da Giordano Stagnati, l'ex capotreno licenziato dopo aver subito, nel settembre del 2017, un'aggressione da un senegalese senza biglietto e al quale aveva dato del «negro di m...», scusandosi poi pubblicamente. Nel video depositato dalla compagnia ferroviaria, era poi spuntata anche una bestemmia del ferroviere. Trenord ha accolto la proposta di trasformare la risoluzione del rapporto lavorativo (il licenziamento) da giusta causa, come era all'origine, in consensuale, restituendo a Stagnati gli attestati conseguiti durante i mesi di formazione, abilitazioni che l'ex capotreno potrà eventualmente utilizzare in altre compagnie ferroviarie.

Stagnati non dovrà più rifare il corso di formazione e il concorso «Un ottimo pareggio. Sono soddisfatto - ha commentato oggi Stagnati all'esito dell'udienza -, ma da parte di Trenord vi è stata una disparità di trattamento rispetto all'altro fatto, cioè rispetto alla capotreno tornata al lavoro dopo l'annuncio anti rom dato all'altoparlante (sul treno Milano-Mantova a inizio agosto, ndr)».