Camisano, scoperti cinquanta metri cubi di rifiuti

L scoperta in un capannone, dentro anche amianto

Scoperto capannone pieno di rifiuti

Scoperto capannone pieno di rifiuti

Cremona, 14 maggio 2019 - Un capannone di circa mille metri quadri nella zona artigianale di Camisano è stato sottoposto a sequestro: i carabinieri hanno scoperto che il sito era utilizzato come deposito di materiali pericolosi e inquinanti. Coordinati dal comandante della caserma del paese Marco Prete e coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo ecologico di Brescia, hanno effettuato un’ispezione all’interno della zona artigianale, controllando un capannone dove un tempo esercitava un’azienda che si occupava di tetti e che è risultata fallita nel 2013. All’interno i militari hanno rinvenuto tonnellate di plastica, legno, veicoli e altro ancora, tra cui amianto, sparsi per un volume stimato di 50 metri cubi. Al termine dell’ispezione, i carabinieri hanno sequestrato lo stabile e quel che conteneva e hanno denunciato il primo titolare, un 52enne del paese, per reati contro l’ambiente.

Secondo indiscrezioni, da tempo il capannone era oggetto di attenzione, già qualche anno fa era stato messo sotto la lente quanto stipato all’interno, ma poi sembra che la questione si fosse risolta. Recentemente, invece, è arrivata la segnalazione di qualche traffico anomalo. Di lì, dopo gli opportuni accertamenti, i carabinieri sono arrivati all’ispezione. Una volta aperto il capannone è apparso subito chiaro che veniva utilizzato per ammassare merce che invece avrebbe dovuto essere smaltita in discariche autorizzate. I militari hanno eseguito tutte le verifiche del caso e, una volta avvertito il magistrato, hanno posto sotto sequestro sia lo stabile che tutta la merce presente all’interno, in attesa delle decisioni del giudice in merito allo smaltimento. Il capannone non sarebbe più di proprietà della persona denunciata, ma sarebbe passato a una società con sede a Roma che sta cercando di venderlo a qualcuno che ha intenzione di partire con una nuova attività. Probabilmente la società non era al corrente di quanto era stoccato nel capannone.