Cade dalla moto e muore a 17 anni: Trescore e Casaletto piangono Davide

Domenica sera l'incidente. Aveva appena festeggiato il compleanno. Oggi i funerali

Davide Zanatta e la sua moto dopo l'incidente

Davide Zanatta e la sua moto dopo l'incidente

Casaletto Vaprio (Cremona), 6 agosto 2019 - «Ciao ragazzi, vado a fare un giro». E’ stato l’ultimo saluto agli amici di Davide Zanatta, il ragazzo di 17 anni morto domenica sera a causa delle ferite riportate nell’incidente che gli è successo a bordo della sua moto, una Husqvarna 125 nuova. Davide aveva festeggiato sabato il suo compleanno, da qualche settimana era in possesso del patentino e aveva ricevuto in regalo quel che aveva sognato per tanto tempo: una moto da cross. Domenica sera si era trovato come al solito nel piccolo parco di Casaletto Vaprio con i suoi amici. Era arrivato da casa, da Trescore Cremasco, il paese che si fonde con Casaletto ed era rimasto con il gruppo.

Poi, verso le 22.15, la decisione di andare a fare un giro, magari per tornare dopo pochi minuti, giusto per divertirsi con la sua moto. Un giro fatto già altre volte, su via Europa, una lunga via dritta come una spada che però è intervallata da alcuni dossi, per rompere la velocità dei mezzi, visto che siamo in paese. Davide ha preso la moto, seguito a distanza da un altro ragazzo. Ha accelerato, è arrivato su un dosso e qui deve essere successo qualcosa. Il ragazzo non ha più governato il suo mezzo e ha cominciato a sbandare.

Una sbandata lunga una cinquantina di metri che lo ha portato dalla sua carreggiata a quella opposta e a terminare la corsa contro l’inferriata che protegge una cabina dell’Enel. Impatto fortissimo con la cancellata che salta via, la base in cemento che si frantuma e la moto che si imperminare la corsa contro l’inferriata che protegge una cabina dell’Enelenna, rimbalza sull’altro lato della strada. Davide perde il casco, non può dominare la moto perché ha preso un colpo fortissimo. Percorre una decina di metri e poi viene scaraventato in mezzo alla strada, battendo violentemente la testa. L’amico che assiste da lontano resta annichilito, ma capisce la gravità e chiama il 112. I soccorsi arrivano presto. Ci sono l’auto medica e un’ambulanza della Croce verde. La situazione si presenta disperata con il ragazzo inanimato a terra. Cominciano le manovre salvavita, ma i soccorritori devono desistere perché si rendono conto che il giovane è morto.

La notizia fa il giro dei due paesi e sul posto del sinistro arrivano in molti. C’è anche una pattuglia della Polstrada che cerca le cause del sinistro. Viene avvertito il magistrato, il cadavere è portato all’obitorio dell’ospedale di Crema. Il giudice decide di non effettuare l’autopsia e restituisce la salma alla famiglia. Ieri mattina il corpo del ragazzo viene composto nella bara ospitata nella casa mortuaria S. Paolo La Cremasca, dove per tutto il giorno gli amici hanno stazionato, incapaci di andare via. I funerali sono stati fissati per oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Casaletto Vaprio; poi ci sarà la cremazione e infine la sepoltura nel cimitero di Trescore.