Rivolta d'Adda, boss in fuga da mesi: preso sull’auto segnalata

I carabinieri lo ritengono un importante spacciatore della Bergamasca. Era a bordo di un veicolo intestato a un prestanome

Posto di blocco dei carabinieri

Posto di blocco dei carabinieri

Rivolta d’Adda, 20 ottobre 2019 - Quando ha saputo che avrebbe dovuto andare in carcere è sparito. Per qualche mese, fino a giovedì, quando ha osato davvero troppo ed è stato fermato. Un latitante marocchino di 28 anni residente nella Bergamasca e ricercato perché ritenuto importante spacciatore di stupefacenti è finito in bocca ai carabinieri.  Lo straniero l’altro giorno era a bordo di un’auto, una Bmw serie 1, che risultava segnalata, in quanto intestata a un prestanome che aveva a suo carico decine di auto. L’auto non doveva circolare, essendo sottoposta a sequestro, ma di fatto non era più stata rintracciata. Era comunque segnalata e lo straniero avrebbe dovuto saperlo, se avesse voluto continuare a fuggire.

Ma l’uomo o era all’oscuro del particolare o ha pensato di continuare a passare inosservato. Ma non è tutto, perché il marocchino si stava accompagnando con due conterranei, pregiudicati. Succede, quindi, che la Bmw percorre la Rivoltana con direzione Milano e arriva nei pressi del rondò per Pandino, probabilmente senza avvedersi lì c’era una pattuglia di carabinieri i quali, vista l’auto, la fermano. Il 28enne ottempera all’alt e accosta, pensando di cavarsela. Invece, i militari effettuano un controllo accurato, chiedendo in centrale se nei confronti dei tre ci sia in sospeso qualcosa. La risposta è quasi immediata: fermare il conducente perché è ricercato. Per lui scattano subito le manette. I tre vengono portati in caserma a Crema, mentre sono effettuati controlli anche sull’auto.

Le indagin i portano a scoprire che l’auto deve essere sequestrata e non può circolare, mentre il marocchino è ricercato per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti dallo scorso mese di maggio con un ordine di cattura emesso dal tribunale di Bergamo. Non è finita, perché controllando la vettura e perquisendo i tre, addosso al marocchino ricercato i militari trovano una bustina con 10 grammi di hascisc e una seconda con due grammi di cocaina. Terminati gli accertamenti di rito, il 28enne è stato accompagnato nel carcere di Ca’ del ferro di Cremona in attesa dell’ordine di estradizione per la prigione di Bergamo, mentre i due pregiudicati sono stati lasciati liberi.