Rapine e minacce a coetanei, giudice obbliga baby gang a studiare ed evitare i social

Per i ragazzini terribili diposto anche il divieto di uscire dalla propria abitazione nelle ore serali e notturne

Violenza tra adolescenti

Violenza tra adolescenti

Cremona, 10 ottobre 2020 - Divieto di uscire la sera, ''invito ad  evitare i social e più impegno nello studio". E' quanto ha imposto il gip del Tribunale dei Minori di Brescia a due giovani appartenenti ad una 'baby gang'. Tutto inizia quando gli agenti del commissariato di Crema arrestano un minorenne di 17 anni e indagano in stato di libertà altri due coetanei, tutti di origine marocchina e residenti nel Cremasco, per concorso in rapina e lesioni personali volontarie.

In particolare la baby gang aveva aggredito un sedicenne di Bagnolo Cremasco nei pressi del Luna Park di Crema. Le indagini portano a pensare che i due indagati in stato di libertà possano commettere altri delitti della stessa specie e inquinare le prove intimorendo la vittima. Sospetti confermati sul profilo social degli indagati dove gli agenti trovano un filmato che termina con uno di loro che, con fare spavaldo e arroganti, poco dopo aver lasciato il commissariato la mattina del 20 settembre, dà fuoco ad un verbale consegnato dagli agenti di polizia. Da qui la richiesta all'autorità giudiziaria competente di una misura cautelare nei confronti dei due ragazzi rimasti in libertà. 

Il gip del tribunale dei minorenni di Brescia, condividendo le risultanze investigative, ha quindi emesso la misura cautelare, imponendo agli stessi una serie di prescrizioni tra cui quella del divieto di uscire dalla propria abitazione nelle ore serali e notturne, di astenersi dall'uso dei social network e di impegnarsi nell'attività di studio.