Autobus sequestrato e incendiato: missione normalità per i bimbi rapiti

Dopo tredici giorni di interviste televisive, viaggi e polemiche, riprende la vita quotidiana

L'autobus incendiato sulla Paullese

L'autobus incendiato sulla Paullese

Crema (Cremona), 1 aprile 2019 - Caccia alla normalità per i 51 studenti dirottati dall’autista Ousseynou Sy lo scorso 20 marzo, con il pullman che avrebbe dovuto accompagnarli dalla palestra Serio di viale Santa Maria alla sede delle scuole medie Vailati. Dopo il dirottamento e lo sballottamento iniziale, con qualche studente che non si è presentato alle lezioni nei giorni immediatamente successivi e altri che sono stati ‘rapiti’ da vari programmi televisivi, da lunedì scorso tutti i ragazzi sono rientrati nelle loro aule e le lezioni, per la Seconda A e la Seconda B, sono riprese nel modo più normale possibile. «Per la verità qualche differenza c’è – dice un genitore –. Lunedì scorso si è presentato a scuola uno psicologo inviato da Roma dal ministero.

Un professionista specializzato a parlare con persone che hanno subito grossi traumi, come terremoti, incendi devastanti e altri fatti di grande impatto. L’accordo è che questo psicologo arriverà ogni lunedì fin tanto che lo si riterrà opportuno. Oltre a questa iniziativa, il comune ha messo a disposizione gli specialisti del Mdr, psicologi che possono intervenire in caso di necessità. C’è stato un primo incontro fuori dalla scuola al quale ne seguiranno altri se i parenti dei bambini lo riterranno opportuno».

Tuttavia, la piena normalità non è ancora tornata, perché le ospitate e gli impegni di tutti e 51 (più i tre adulti) non sono terminati. Domenica, infatti, il ministro Marco Bussetti darà seguito alla sua promessa e porterà tutti a vedere la partita tra Inter e Atalanta a San Siro e poi ci sarà una ospitata con Fedez. Tutto questo fa seguito alla miriade di proposte che i vari ragazzi hanno ricevuto, le più note sono le apparizioni nei vari programmi, gli inviti a Roma dal ministro, ma anche il pomeriggio gratis (venerdì scorso) al luna park di viale Santa Maria, ospiti dei giostrai. Detto del viaggio in Marocco offerto ad Adam dalla comunità Spazio marocchino-italiano per la solidarietà di Lodi, oggi tutto dovrebbe tornare dentro l’alveo della vita che i giovanissimi hanno fin qui vissuto.

Intanto se si spengono lentamente i riflettori sui ragazzi, restano ben accesi sulla vicenda penale. Quasi tutte le famiglie hanno scelto di farsi tutelare da avvocati e nel mirino dei legali c’è anche Autoguidovie, che aveva alle dipendenze Sy. Certo, è molto presto, ma non è da escludere che in molti si costituiranno parte civile non solo nei confronti dell’imputato, ma anche in quelli della società di trasporti. Per quanto riguarda l’arrestato, il suo avvocato, Davide Lacchini, fa il punto: «È in carcere a Opera e i tempi di un suo eventuale trasferimento nel carcere di Ca’ del Ferro di Cremona stanno diventando più lunghi. Infatti, la procura preferisce tenerlo vicino per poterlo sentire in caso di bisogno. Al momento non ci sono certezze e i capi d’imputazione sono quelli iniziali, compresa l’accusa di terrorismo che mantiene la competenza territoriale a Milano».

Per quanto riguarda i ragazzi, l’avvocato Antonino Andronico, che patrocina la famiglia di Adam e altre due, punta l’indice su Autoguidovie: «Riteniamo che l’azienda abbia una responsabilità civile. È strano che non si siano accorti che dopo 40 minuti il pullman condotto da Sy non fosse ancora rientrato. C’è anche una responsabilità nel momento in cui questo soggetto è stato selezionato come autista e poi nel prosieguo della sua carriera in Autoguidovie. Come si fa a non preoccuparsi di una persona con precedenti penali? È per lo meno strano che nessuno gli abbia contestato la condanna per guida in stato di ebbrezza e poi quella per molestie su una minorenne».