Apparentamenti: sono iniziate le grandi manovre

Oggi si dovrebbe cominciare

a vedere qualche segnale

per quanto riguarda le posizioni delle quattro liste rimaste fuori dal ballottaggio. Quella più corposa è di Simone Beretta che ha corso da solo nel centrodestra e ha ottenuto oltre il 5% con un patrimonio

di 675 voti. Se si apparentasse sarebbe quasi certamente garanzia di vittoria per Bergamaschi, ma il consigliere uscente ex Forza Italia

al momento nicchia e anche Bergamaschi ufficialmente

non sembra interessato. Oronzo Santamato (1.1%

con 142 voti) ha già espresso

la volontà di indicare Borghetti. Trattative con Bergamaschi

in via di partenza da parte

di Sinistra Unita (492 voti

per il 3.81%) che però

per l’apparentamento vuole

in cambio qualcosa. Il M5s annuncerà la propria posizione questa mattina (541 voti

per il 4.19%).

Controllando le preferenze

dei circa 350 candidati nelle 14 liste, tra le figure più in vista che non hanno avuto soddisfazione dall’esito elettorale c’è Martino Boschiroli, ex assessore negli anni ‘80, 5 voti; Bruno Bruttomesso, Lega, ultimo sindaco di centrodestra, 10 voti; Andrea Agazzi, capogruppo uscente

in Consiglio comunale, 47; Walter Longhino, ex assessore di Bruttomesso, 2 voti. Tra le fila di Borghetti, delusa Mimma Aiello, solo quarta con 48 preferenze. Nel M5s solo due voti per l’aspirante sindaco Mario Verardi. Nella lista Crema

al c’entro, con tre assessori

e due consiglieri uscenti, deludente la prestazione del vicesindaco Michele Gennuso, fermo al terzo posto con 95 preferenze e fuori dal nuovo Consiglio.

Infine nella lista del Pd

non sfonda Antonio Geraci, coordinatore del partito, fermo a 48 voti, settimo posto di lista. Poi l’esercito di chi non ha avuto alcuna preferenza:

21 candidati.

Pier Giorgio Ruggeri