Pizzighettone, le sbarre restano alzate: allarme passaggi a livello

Nuovo episodio sulla linea dove morì una ragazza in auto Rfi sme ntì malfunzionamenti. I sindaci: "Avevamo ragione a protestare"

A destra, le sbarre alzate e il semaforo rosso. A sinistra, i carabinieri che presidiano

A destra, le sbarre alzate e il semaforo rosso. A sinistra, i carabinieri che presidiano

Pizzighettone (Cremona), 28 settembre 2020 - Semaforo rosso e sbarre alzate. Con il rischio che un treno passasse e travolgesse auto e camion. È accaduto alle 9.30 di ieri mattina al passaggio a livello di via Regona a Pizzighettone, nel Cremonese. Questa volta a evitare uno schianto sono arrivati i carabinieri che hanno regolato il transito, mentre i tecnici di Rfi venivano spediti a riparare il guasto. I primi ad accorgersi che qualcosa non funzionava sulla strada a due passi dal centro storico della cittadina murata sono stati gli stessi automobilisti, che hanno notato il semaforo accesso, pur se le sbarre erano sollevate.

Sono stati loro a bloccare le altre auto in arrivo. A una manciata di chilometri di distanza, sulla stessa linea, al passaggio a livello di Maleo, nel Lodigiano, il 15 agosto scorso aveva perso la vita la pizzighettonese Elisa Conzadori, 34 anni, secondo il racconto di un testimone oculare, anche lei avrebbe trovato la sbarra alzata, una situazione analoga a quella di ieri mattina. "È una vergogna – tuona il sindaco di Pizzighettone, Luca Moggi –. Giusto ieri commentavo le parole del ministro De Micheli e le giustificazioni di Rfi che, riguardo l’ incidente costato la vita a Elisa, ha definito ”inopportuno” parlare di malfunzionamenti da parte di noi sindaci. Mi pare che i malfunzionamenti ci siano, come dimostra quanto accaduto stamattina (ieri, ndr ). Non stiamo parlando di buche in strada che possono danneggiare una gomma, parliamo di guasti che sono già costati la vita a una persona – prosegue il primo cittadino –. Rilancio quanto detto qualche giorno fa: il piano investimenti è gestito da loro. Che finalmente Rfi se ne occupi, che si occupino della tratta Milano Mantova". Dal canto suo Rfi sottolinea in una nota a firma del proprio Ufficio stampa che ieri non c’è stato "alcun pericolo".

«Nessun problema di sicurezza. C’è stato un guasto al passaggio a livello segnalato dai nostri sistemi di sicurezza. Il passaggio a livello, come prevede la normativa, era presenziato ed i treni erano stati fermati", si legge nella nota di Rfi. Per i sindaci del territorio, però si tratta di "episodi gravi che ultimamente sembrano ripetersi troppo spesso". Molti utenti fermi lungo la provinciale sono rimasti a dir poco senza parole e sui social non sono mancati commenti e critiche. Il 15 agosto, giorno di festa come ieri, Elisa Conzadori stava viaggiando da Codogno verso Maleo, quando è stata travolta dal treno che viaggiava verso Milano. L’inchiesta, al momento, non è ancora chiusa. Il testimone oculare, Alessandro Maffi di Maleo, non ancora ascoltato dagli inquirenti, ha raccontato come la sbarra davanti all’auto della vittima si fosse prima abbassata e poi alzata, proprio mentre sopraggiungeva la locomotiva.