Cremona, 19 ottobre 2013 - Una discarica abusiva di scorie tossiche è stata scoperta nei campi agricoli del cremonese e una centrale a biomasse è stata sequestrata dai carabinieri del Noe di Brescia, insieme ai terreni di un'azienda agricola compiacente. L'indagine dei militari è scattata dalle lamentele di alcuni cittadini che si lamentavano per delle esalazioni sospette e dopo i controlli ambientali. I carabinieri hanno scoperto così una grande quantità di  rifiuti speciali pericolosi, gestito da una società agricola che si era prestata allo stoccaggio abusivo nei propri terreni delle scorie prodotte dalla centrale a biomasse.

Sin dal primo accesso i sospetti dei carabinieri sono caduti sulle scorie ed i liquidi sparsi sul terreno agricolo confinante e nascosto alla vista dei passanti, che si presentavano di colore nerastro e dall'odore nauseabondo. I carabinieri del Noe hanno eseguito ulteriori accertamenti tecnici e campionamenti per rilevare la composizione chimica e le caratteristiche del materiale sospetto, insieme all'Arpa di Brescia e l'amministrazione provinciale di Cremona.

Le analisi chimiche hanno rilevato la positività al parametro del 'cod' (chemical oxygen demand) che rappresenta un indice che misura il grado di inquinamento dell'acqua da parte di sostanze ossidabili, principalmente organiche, risultato pari a 2.632 mg/l ovvero oltre 26 volte superiore ai limiti previsti dal decreto legislativo 152/2006 per i reflui industriali sul suolo.

A seguito dell'allarmante risultato delle analisi, è scattato immediatamente il blitz che ha portato alla segnalazione alla procura della Repubblica di Cremona dei 2 soggetti ritenuti responsabili ed al sequestro probatorio della centrale a biomasse gestita da una società milanese nonchè del terreno, perchè contaminato per presenza di scorie e liquidi costituenti rifiuti speciali pericolosi provenienti dall'impianto.

Sul posto è intervenuto il sindaco del comune di Gadesco Pieve Delmona che, constata la gravità della situazione, si è riservato di emettere nelle prossime ore un ordinanza sindacale a tutela della salute pubblica e dell'ambiente.