Cremona, 29 maggio 2013 - Truffavano le banche presentando domande di mutuo per l'acquisto di immobili il cui valore era ampiamente sovrastimato rispetto al reale e, una volta ottenuti i prestiti, scomparivano senza piu' rimborsare le rate del prestito. I cinque ideatori della frode sono stati arrestati e i complici, un centinaio tra proprietari compiacenti e finti acquirenti, sono indagati.
Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Cremona sono iniziate alla fine del passato anno quando un intermediario finanziario ha denunciato i soci di un'agenzia immobiliare cremonese per non aver pagato le provvigioni di alcune pratiche presentate alle banche per la concessione di mutui immobiliari. I successivi accertamenti, condotti anche con l'analisi di oltre 200 rapporti bancari, hanno portato alla luce una vera e propria associazione a delinquere composta dai cinque arrestati, titolari di due agenzie immobiliari con uffici nelle Provincie di Cremona e di Brescia e di una societa' immobiliare trevigiana con uffici in Cremona, che a partire dal 2005 ha organizzato e attuato almeno 43 compravendite fittizie ai danni di dieci diversi istituti di credito.
Il modus operandi era sempre lo stesso. Individuati gli appartamenti da acquistare, generalmente ruderi o in pessimo stato di conservazione nelle provincie di Cremona e Brescia, e acquisita la complicita' dei proprietari, l'associazione predisponeva false perizie di stima degli immobili con un valore di molto superiore al reale, spesso il doppio di quello di mercato. Venivano quindi assoldati i falsi acquirenti, per lo piu' nullatenenti privi di una stabile occupazione rintracciati nei campi nomadi di Pavia, Alessandria, Cremona e Vicenza, cui venivano fornite dichiarazioni dei redditi e buste-paga false per presentare le domande di mutuo alle banche, generalmente istruite e inoltrate tramite intermediari finanziari inconsapevoli. Ottenuto il finanziamento dalle banche, l'associazione ripartiva il provento della frode consegnando ai proprietari la somma corrispondente al valore effettivo dell'immobile e ai finti acquirenti - che nel frattempo si erano resi irreperibili interrompendo il rimborso del mutuo - il prezzo pattuito per la loro complicita'. Per se' manteneva la restante somma, pari spesso alla meta' del mutuo concesso.
Gli ideatori della frode arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, in esecuzione della misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cremona, Guido Salvini. Gli arrestati, quattro uomini ed una donna, S.C. (classe 73) e D.S. (classe 77) residenti nella provincia di Cremona e B.S (classe 77), T.P. (classe 73) e S.M. (classe 77), residenti nella provincia di Brescia, sono stati associati alle case circondariali di Cremona e Brescia. Altri 95 soggetti coinvolti, tra proprietari degli immobili e falsi acquirenti, sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Cremona per falso e truffa, aggravata in ragione dell'entita' del danno cagionato alle banche. (
© Riproduzione riservata