Crema, 14 ottobre 2011- Il primario di oculistica dell'ospedale maggiore di Crema (Cremona), Maurizio Jori, 49
anni, e' stato arrestato per omicidio volontario dell'ex compagna Claudia Ornesi di 42 anni e della figlia di 2 anni.
La madre e la bambina erano state trovate asfissiate dal gas la mattina del 21 luglio scorso a Crema.

Le indagini degli uomini della squadra mobile e del commissariato di Crema hanno consentito di acquisire "concreti elementi" a carico del professionista che, a causa di forti dissapori con la vittima  con cui in passato aveva intrattenuto una relazione, aveva inscenato il suicidio-omicidio.

 

All`interno dell'appartamento erano stati trovati i cadaveri delle due vittime morte probabilmente a causa di un avvelenamento da gas (leggi qui la cronaca della scoperta dei corpi). Sul posto gli operatori avevano rilevato la presenza di quattro fornelli da campeggio con relative cartucce di gas butano, con le valvole aperte e svuotate del contenuto. Inoltre, sul tavolino della cucina erano stati ritrovati dieci blister vuoti di Xanax, dai quali mancavano 95 pastiglie, cosa che fece ipotizzare che la vittima, dopo aver assunto i medicinali, avesse poi aperto le valvole dei fornelletti per causare il suo decesso e quello della bambina.

 

"VISTOSE INCONGRUENZE" - Sempre quella mattina un'amica della donna avrebbe confidato che Claudia aveva espresso paura per il futuro suo e della figlia. Allora Claudia non lavorava e sembra che soffrisse di depressione. Ma i genitori della donna avevano sollecitato gli inquirenti ad approfondire le indagini: erano infatti convinti che la loro figlia non si fosse uccisa e che, soprattutto, non fosse responsabile della morte della piccola. La donna non aveva infatti mai manifestato propositi suicidi. Il padre Gianstefano Ornesi, guardia giurata in pensione, era certo che il duplice decesso non fosse stato causato dalla figlia, alla quale era legatissimo e che andava a trovare tutti i giorni.

 

Da alcune indagini di riscontro e di registrazione di conversazioni telefoniche, erano però emerse "vistose lacune ed incongruenze" circa le dichiarazioni rese dal medico, che aveva fornito una ricostruzione contraddittoria dei suoi spostamenti nel corso della serata precedente al ritrovamento dei cadaveri.

 

''C'erano parecchi elementi che ci avevano insospettito subito in quel caso di omicidio-suicidio, ma il piu' rilevante era stato non trovare la donna abbracciata alla sua bimba". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crema, Daniela Borgonovo, ricostruendo in una conferenza stampa le indagini che hanno portato all'arresto di Maurizio Iori. Secondo la Procura e la Squadra mobile di Cremona, Iori avrebbe premeditato il duplice delitto perche' da tempo si sentiva messo sotto pressione dall'ex compagna. A quanto pare la donna gli aveva chiesto piu' volte di occuparsi maggiormente della figlia.

 

''La madre chiedeva per la bambina un maggiore riconoscimento di tipo sociale - hanno detto gli inquirenti nella conferenza stampa in Procura a Crema -. Iori aveva altre figlie da precedenti relazioni e sembra che quella piu' trascurata fosse proprio Livia''. Il medico e' stato arrestato stamattina con l'accusa di omicidio premeditato all'uscita di casa dove abita con una donna sposata di recente e la loro bambina. Secondo quanto hanno
riferito gli uomini del commissariato di Crema, non ha detto niente e si e' lasciato portare in carcere con grande freddezza.

 

LA FAMIGLIA: "MEMORIA RIABILITATA" - Sono ancora sconvolti dal dolore ma riescono per un attimo a ritrovare un po' di serenita' i familiari di Claudia Ornesi, dopo aver saputo dell'arresto dell'ex convivente della donna. ''Lo abbiamo sempre saputo - hanno detto i genitori e la sorella - che Claudia non si e' suicidata e non ha ucciso sua figlia Livia. Qualunque sara' l'esito di questa vicenda e' emersa una verita' che non rende questo momento meno drammatico ma riabilita la figura di mia sorella - ha aggiunto Paola Ornesi -. Era impensabile che, cosi' amante della vita e teneramente legata a Livia da un amore incommensurabile, potesse commettere un atto del genere, era ingiusto anche solo pensarlo''.