Milano troppo cara per studenti fuori sede? Ecco i luoghi dove scroccare

Da pagina social a fenomeno sociale: boom di seguaci a caccia di eventi gratis

Alessio Ferrantino Giada Lanzotti e Yunes Calore studenti dell’Accademia di Belle Arti

Alessio Ferrantino Giada Lanzotti e Yunes Calore studenti dell’Accademia di Belle Arti

Milano, 7 luglio 2019 - Vivere a Milano può essere una scelta molto costosa per uno studente fuori sede, che spesso si ritrova immerso in una realtà ricca di opportunità senza le finanze necessarie per fruirne. Lo sanno bene Alessio Ferrantino, Yunes Calore e Giada Lanzotti, di 20, 23 e 22 anni, tutti studenti fuori sede dell’Accademia di Belle Arti di Brera, nonché i fondatori di “Milano da Scrocco”, una pagina su Instagram e Facebook che ogni giorno svela i principali eventi gratis della città. Inaugurazioni, degustazioni, appuntamenti culturali e molto altro ancora (anche i locali e i banco frigo dove “scroccare” refrigerio i questi giorni di solleone) tutte iniziative legate da un unico collante: la completa gratuità, appunto.

L’obiettivo? «Aiutare gli studenti fuorisede come noi», dicono sorridendo i tre ideatori con le loro immancabili magliette gialle al cui centro campeggia un T-rex e sotto la scritta “Milano da Scrocco”.

Alessio, Yunes e Giada si incamminano verso 12 Oz, una caffetteria in Piazza Gae Aulenti, dando prova di come si scrocca. Alla commessa non hanno neanche dovuto spiegare che erano lì per la promozione del giorno: subito si sono ritrovati tutti e tre con in mano un grosso bicchiere di caffè americano con ghiaccio, offerto dal bar. Sì, perché ormai i tre “scrocconi” a Milano sono una celebrità. «Milano da Scrocco è nata un anno fa quasi per gioco, dovevamo mappare Milano per l’esame di Tecniche di Documentazione Audiovisiva e potevamo seguire qualunque criterio», racconta Yunes. «Con la nostra professoressa giravamo per molti vernissage e dopo la mostra si mangiava sempre qualcosa, così è nata l’idea: perché non troviamo tutti gli eventi gratuiti che ci sono a Milano?», continua. «All’inizio - precisa Alessio - trovavamo i posti su Internet. Adesso che la nostra pagina è cresciuta sono i locali e i follower stessi che ce li segnalano e noi li riproponiamo».

In effetti i numeri di seguaci raggiunti sui social dalla loro pagina “Milano da Scrocco” sono notevoli: circa 32mila su Instagram e più di 9mila su Facebook e continuano a crescere. Sono inondati dalle notifiche. Giada sorride e mostra il telefono: «Solo negli ultimi cinque minuti ne sono già arrivate 11, ma il boom l’abbiamo avuto durante il Fuorisalone dove ne ricevevamo circa 10 al minuto». “Milano da Scrocco” è nato come un progetto per permettere agli studenti come loro di godersi la città a costo zero, ma si è subito trasformato in un fenomeno sociale: le persone tornano a scoprire e a girare nuovi quartieri e locali della città. Il caffè nel frattempo è finito e per i tre universitari è giunta l’ora di tornare a studiare... ops a scroccare. Prima di uscire urlano un grazie alla commessa. Perché, come dicono loro, «il vero scroccone ringrazia sempre».