I musei più strani della Lombardia (e non solo), c'è anche quello della... merda

Una guida per visite insolite, con una meta appena fuori dai confini regionali

Il museo della bambola e del giocattolo ad Angera (varese)

Il museo della bambola e del giocattolo ad Angera (varese)

Milano - Stanchi delle solite pinacoteche, delle raccolte di arte antica, o dei reperti archeologici? La Lombardia ha ciò che fa per voi. Nascosti nelle località di provincia si trovano infatti alcuni dei musei più singolari di tutta Italia. Dai bonsai alle bambole, passando per la fisarmonica e le carte da gioco, ce n'è davvero per tutti i gusti. Ecco una piccola guida dei musei lombardi più insoliti, più una sorpresa da fuori regione: il Museo delle Merda di Campremoldo Sopra in provncia di Piacenza (che comunque è a pochi chilometri dal confine regionale).

Il Crespi Bonsai Museum di Parabiago (Milano) 
Il Crespi Bonsai Museum di Parabiago (Milano) 

Crespi Bonsai Museum, Parabiago (Milano) 

Inaugurato nel 1991 il museo vanta un'interessante collezione di bonsai coltivati dai più importanti maestri giapponesi, alcune delle quali secolari. C'è anche una ricca collezione di vasi, alcuni risalenti all'epoca tra la dinastia Ming e Ching, libri rari e arredi antichi dall'Estremo Oriente. 

Il Museo del pane di Sant'angelo Lodigiano (Lodi) 
Il Museo del pane di Sant'angelo Lodigiano (Lodi) 

Museo del pane, Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) 

Si trova al Castello Visconteo: all'interno sono esposte oltre 500 forme di pani italiani e stranieri, impastatrici, forni antichi e tutti gli attrezzi del fornaio. Potrete anche leggere le "grida", cioè le tasse e le disposizioni governative in materia di panificazione, grano e farina, emesse tra il 700 e l'800.

Il museo American Southwest di Cuveglio (Varese) 
Il museo American Southwest di Cuveglio (Varese) 

The American Southwest Museum, Cuveglio (Varese) 

Nato grazie al lascito del chirurgo Enzo "Larry" Vescia, grande collezionista di reperti delle civiltà indo-americane precolombiane, il museo propone circa 300 pezzi, tra i quali sculture Azteche e Maya, ceramiche Pueblo, ma anche abiti e attrezzature usati dai cowboy americani, nonché ceramiche messicane, costumi e armi della tribù dei Navajo.

Il Museo internazionale della Calzatura di Vigevano
Il Museo internazionale della Calzatura di Vigevano

Museo della Calzatura, Vigevano (Pavia) 

All'interno del Castello Sforzesco di Vigevano, ospita una variegata collezione di scarpe di varie epoche. C'è anche una selezione etnica, con calzature provenienti da vari Paesi del mondo. Sono esposti anche modelli curiosi e unici, come la scarpa da basket n° 59 di Shaquille O'Neal. Presente anche una sezione dediata alle creazioni degli stilisti contemporanei, come LouboutinJimmy ChooDior, GucciChanel

Museo della Stampa, Soncino (Cremona) 

Soncino è stata una delle prime città in Europa a realizzare una stamperia, sorta in città soltanto 30 anni dopo la scoperta dei caratteri mobili di Gutenberg. Il Museo racconta la storia di quella prima tipografia e ripercorre l'evoluzione della stampa, attraverso antichi macchinari e altrettanto antiche pagine stampate.

Il Museo della Radio a Montanaso Lombardo (Lodi)
Il Museo della Radio a Montanaso Lombardo (Lodi)

Museo della Radio, Montanaso Lombardo (Lodi)

Nasce nel 2013, su iniziativa di quattro amatori: la collezione conta ora circa 400 esemplari, dagli anni '20 agli anni '90. Il Museo ha come missione far conoscere l'evoluzione nel tempo di questo mezzo di comunicazione e si occupa anche del restauro e della messa in funzione di esemplari antichi non funzionanti.

Museo del Falegname, Almenno San Bartolomeo (Bergamo) 

Il museo, disposto su tre piani su 3.500 metri quadrati, illustra storia e lavoro del falegname attraverso i secoli con attrezzi e utensili di bottega, macchinari storici, ricostruzioni fedeli di falegnamerie, segherie, laboratori di intarsio. C'è poi una sezione dedicata ai mezzi di trasporto realizzati in legno: oltre a carri, carrozze, slitte e barche, ci sono un’automobile del 1924 e, addirittura, un aereo della prima guerra mondiale. Presente anche una collezione dedicata al mondo a due ruote.

Museo dei Muratori di Carenno Ca' Martì, Carenno (Lecco)  

Ci si aspetterebbe un museo dedicato ai "Magüt" nella Bergamasca, e invece questo spazio espositivo si trova nella provincia di Lecco, anche se Carenno, il paese che lo ospita, fino al 1992 era provincia di Bergamo. Il museo si trova nella Ca' Martì, un edificio simbolo del paese. È stato inaugurato nel 2008 e conserva oggetti, documenti e immagini che raccontano la vita e il lavoro dei muratori di Carenno e della Valle San Martino. Fa parte del percorso "La Valle dei muratori", un itinerario attraverso 16 tappe nella Valle di San Martino per conoscere luoghi e segni legati al lavoro dei muratori nel territorio di Carenno.

Museo della Bambola e del Giocattolo ad Angera 
Museo della Bambola e del Giocattolo ad Angera 

Museo della Bambola e del Giocattolo, Angera (Varese) 

Si trova dentro la Rocca Borromeo di Angera. Il percorso espositivo segue un criterio cronologico e geografico: si va dalle bambole in cartapesta a quelle in porcellana, passando per quelle in stoffa e quelle in vetro o in legno. Naturalmente i balocchi sono corredati di tutti gli accessori: vestiti, scarpe, mobili in miniatura. C'è anche una sezione di bambole dal mondo, con esemplari che arrivano dalle più disparate parti del pianeta. Di recente realizzazione la sezione “ Automi”, che mette in mostra giocattoli prodotti con sofisticati ingranaggi, a cavallo tra meccanica e ingegneria.

Museo delle Carte da Gioco e dei Tarocchi, Capriolo (Brescia)

La collezione conta 5.000 pezzi, tra cui antichi mazzi di carte. Il percorso del museo illustra la nascita e l’evoluzione nel tempo delle carte da gioco e dei tarocchi. Presenti piccole raccolte stampa, reperti di fabbricazione e mazzi di carte provenienti da ogni parte del mondo.

Museo delle Pentole nella Storia, Rozzano (Milano)

All’interno della sede di AMC Italia, una collezione davvero unica, che va da reperti del III millennio a.C. fino ai giorni nostri e oltre: ci sono infatti anche pentole avveniristiche dal design futuribile. Nel museo è ricostruita anche la bottega del calderaio con tutti gli strumenti per fabbricare le pentole. Si possono trovare pezzi provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da varie parti del mondo. 

Museo della Fisarmonica, Stradella (Pavia) 

Inaugurato nel 1999, dal cantautore Paolo Conte, il museo vuole rendere omaggio alla grande tradizione di Stradella nella costruzione di questo strumento di raccoglie esemplari di fisarmoniche antiche, oltre a modelli più moderni. Tra i pezzi unici il primo Accordion prodotto a Stradella dal pioniere Mariano Dallapè (a cui il mueso è dedicato) nel 1871, l’Organfisa Liturgica dalla strabiliante voce d’organo, e altri modelli speciali dalla sofisticata estetica e dolcezza di suono.

The Shit Museum a Campremoldo Sopra (Piacenza) 
The Shit Museum a Campremoldo Sopra (Piacenza) 

The Shit Museum, Campremoldo Sopra (Piacenza) 

"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior". Il verso (bellissimo) di Via del Campo è un po' la summa dell'idea alla base del Museo della Merda, all'interno nel castello medievale di Castelbosco, tra Campremoldo Sopra e Gragnano Trebbiense, nel Piacentino. Il museo è una creatura dell’imprenditore agricolo Gianantonio Locatelli da sempre convinto delle grandi potenzialità delle deiezioni delle 3.500 vacche della sua azienda. Tanto da mettere a punto un sistema per produrre dallo sterco energia elettricità (oggi ne ottiene fino a 3 megawatt all’ora) e il riscaldamento degli uffici dell’azienda. Una ricchezza, quella del letame, e più in generale delle feci, che Locatelli ha trasformato anche in arte. Il museo di Castelbosco raccoglie infatti opere d'arteistallazioni, ma anche testimonianze storiche sull'utilizzo dello sterco in architettura, dalle antiche civiltà italiche all’Africa, passando per opere storico-letterarie come la 'Naturalis Historia' di Plinio, fino alle ricerche scientifiche più attuali. Un'avvertenza: il museo fa solo una manciata di aperture all'anno, si può visitare solo su appuntamento prenotandosi alla mail: booking@museodellamerda.org.