Subappalto scomodo a Corsico: "Già incontrato il prefetto"

Il neosindaco Ventura sui lavori all’impresa del genero del vecchio boss: "I permessi non competono alla politica ma voglio ulteriori controlli"

Primi veri grattacapi per il giovane Stefano Ventura, primo cittadino del Pd

Primi veri grattacapi per il giovane Stefano Ventura, primo cittadino del Pd

Corsico (Milano), 28 novembre 2020 -  Poche ore dopo la notizia del subappalto del Comune affidato al parente di Giosofatto Molluso, personaggio di calibro della criminalità organizzata, il sindaco Stefano Ventura (Pd) ha contattato la Prefettura chiedendo un incontro per "fare massima chiarezza e domandare che siano svolte verifiche approfondite". 

L’incontro è avvenuto venerdì mattina, dopo aver raccontato sulle nostre pagine l’iter amministrativo che ha portato all’affidamento di lavori edili all’interno del più ampio appalto per il servizio di illuminazione pubblica. Il sindaco, dopo il vertice, si è chiuso nel riserbo e ha commentato con due parole: "C’è collaborazione e sinergia con la Prefettura, per il bene della comunità". Poche parole, come quelle del comunicato in cui tiene a sottolineare che l’autorizzazione al subappalto è stata presa "dagli uffici comunali, recentemente rinnovati per scelta del commissario prefettizio".

Il primo cittadino, che a nenache due mesi dall’elezione si trova ad affrontare un caso delicato, ha inoltre specificato che "l’autorizzazione del subappalto è un atto di gestione su cui la parte politica non ha competenza o responsabilità. Gli uffici hanno seguito le procedure inviando la comunicazione antimafia alla Prefettura il 22 settembre. Non avendo ricevuto riscontro, il subappalto è stato autorizzato". Insomma, a livello amministrativo la procedura è stata rispettata, ma Ventura vuole fare luce su tutte le ombre. A partire dalle parentele di Domenico Trimboli della Grg, l’azienda di Buccinasco a cui è stato affidato il lavoro. Lui, Trimboli, è incensurato e l’azienda lavora nel settore da tanti anni, dal 2007, quando l’ha creata dopo aver lasciato la precedente Mg Lavori Stradali, gestita dal suocero Giosofatto Molluso, detto Gesu. Insomma, rapporti di parentela e precedenti affari con il personaggio considerato capo della locale di Corsico, che potrebbero tuttavia non influire sull’attività professionale: sarà la Prefettura a delineare un quadro chiaro sull’opportunità dell’affidamento, riesaminando il legame di Trimboli con Molluso, un nome venuto fuori anche di recente nell’inchiesta "Mensa dei poveri", la vicenda che ha travolto politici e imprenditori, come il corsichese Daniele D’Alfonso che tirava i fili del sistema di appalti e tangenti e "favoriva con i suoi comportamenti il clan dei Molluso con cui lavorava", dicono gli inquirenti.

Mentre si aspettano chiarimenti, il presidente del consiglio comunale ha convocato la prima seduta della Commissione antimafia, nata due settiamne fa: l’1 dicembre si riunisce per la prima seduta. Due soli punti all’ordine del giorno: elezione del presidente e condivisione delle metodologie organizzative della Commissione.