Milano, 29 settembre 2020 - "Oggi il numero degli infettati in Lombardia per il numero di abitanti ci porta ad essere la terzultima regione per indice di diffusione del virus" Sars-CoV-2. "Quindi stiamo facendo uno straordinario lavoro per correre dietro al virus, per cercare di mettere in isolamento quelli che sono infetti e asintomatici, per ridurre il più possibile il rischio di una tensione negli ospedali". E' il quadro tracciato dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, oggi a margine del convegno 'Covid-19, il virus ignorante', organizzato dalla Fondazione The Bridge in collaborazione con la Regione. Un'occasione per permettere che "la scienza rifletta e ci dia un approccio scientifico a quello che è successo".
"Non è più il momento, e secondo noi non lo è mai stato e non doveva mai esserlo - precisa l'assessore - per usare il coronavirus come uno strumento di lotta politica, ma dobbiamo rispetto a quella che è la più grande emergenza sanitaria avvenuta dal dopoguerra ad oggi, ragionare serenamente con i numeri e con l'approccio scientifico per capire com'è stata affrontata". Oggi, prosegue Gallera, "la situazione sul territorio regionale è di grande attenzione perché quello che c'è nei Paesi vicini (pensiamo alla Spagna, Francia, Inghilterra e Germania) è una situazione di grandi crescite. La nostra è una situazione migliore rispetto a quella non solo di questi Paesi, ma anche di tante altre regione italiane".
Per quanto concerne la campagna di vaccinazione anti-influenzale, Gallera ha sottolineato che "tutto prosegue secondo programma". "Abbiamo acquistato l'80% dei vaccini in più, quindi dosi adeguate per far fronte a una grossa crescita delle richieste per le categorie a rischio. Abbiamo coinvolto i medici di medicina generale, le amministratori comunali; i piani sono pronti" e "nella seconda metà di ottobre si inizierà". "Sono stati ultimati i piani delle Ats - sottolinea - dei piani importanti che hanno visto un coinvolgimento di tutti i medici di medicina generale nel verificare la loro disponibilità a farli all'interno dei loro studi, se gli studi si prestano con le nuove regole, o farli al di fuori in luoghi individuati. Abbiamo sentito tutti i Comuni che stanno mettendo a disposizione palestre e centri civici e altri luoghi ampi dove fare le vaccinazioni. Siamo pronti - ribadisce Gallera - partiremo come da programma nella seconda metà di ottobre con l'obiettivo di vaccinare le categorie di priorità: tutti i nostri anziani partendo dalle Rsa, i bambini, i nostri fragili, coloro con patologie, gli operatori sanitari e tutte le categorie a rischio".