Covid, Gallera: "Numeri cresceranno, effetti misure tra 15 giorni"

In arrivo due settimane difficili. L'assessore: situazione non paragonabile a marzo, abbiamo fino a 1.800 posti letto nelle terapie intensive

L'assessore al Welfare Giulio Gallera

L'assessore al Welfare Giulio Gallera

Milano, 26 ottobre 2020 - Sono scattate le misure del nuovo Dpcm che, insieme all'ordinanza regionale, puntano ad arginare la diffusione di Covid-19 in Lombardia. "Qualsiasi cosa facciamo oggi vedremo i risultati nei prossimi quindici giorni e quindi ci stiamo preparando al fatto che questi numeri continueranno a crescere in maniera significativa per almeno 15 giorni" ha ricordato l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. Per l'assessore lombardo la situazione negli ospedali della Lombardia "non è in alcun modo paragonabile a quella che abbiamo vissuto a marzo, oggi abbiamo fino a 1.800 posti letto nelle terapie intensive". "Abbiamo chiuso le attività non urgenti e procrastinabili lasciando negli hub la cura dei pazienti Covid più complessi e altre patologie più gravi, così come l'attività ambulatoriale - ha spiegato -. Apriamo spazi per il Covid ma cerchiamo di mantenere attive le altre attività". 

La speranza è che le misure adottate in questi giorni possano riportare sotto controllo la circolazione del virus. "È l'obiettivo che ci siamo posti, prima noi con le nostre ordinanze e adesso il Governo - ha sottolineato -. Misure sicuramente rigide che hanno l'obiettivo di fare scendere una curva che sta salendo in maniera esponenziale. Siccome il virus sia si propaga con uno sviluppo matematico, o noi mettiamo in campo delle misure forti che impediscono la sua diffusione oppure quella linea continua a diventare retta e i sistemi sanitari non reggono più". 

Gallera ha poi parlato del nodo del tracciamento dei contagi, messo a dure prova dall'espolosione dei nuovi casi. "Noi come Lombardia abbiamo fatto tantissimo - ha aggiunto Gallera- la nostra capacità di tracciare e correre dietro al virus oggi è enorme e imponente. La media dei tamponi che facciamo è di 30 mila (al giorno, ndr), isoliamo le persone, però evidentemente tutto questo non è sufficiente, perché il numero degli asintomatici è particolarmente ampio, se ne individua una parte e non c'è sistema sanitario al mondo che è in grado da solo di reggere". 

Per quanto riguarda il provvedimento voluto dal premier Giuseppe Conte, Gallera ha spiegato di non essere d'accordo con la chiusura di palestre e piscine: "Per una palestra ti dovevi prenotare, il numero di persone era limitato, gli attrezzi erano sanificati. Bisogna essere selettivi. Siamo in una situazione complicata, il Governo ha fatto scelte non facili, le attività però forse potevano essere selezionate meglio. Adesso ci sono due, tre settimane davanti e poi vedremo".