Coronavirus in Lombardia, bollettino oggi 4 ottobre: 314 nuovi casi e 2 decessi

Lieve calo dei ricoverati in terapia intensiva. Il ministro della Salute Speranza: "Lockdown? Chi è al governo deve lavorare giorno e notte per evitarlo"

Coronavirus (Ansa)

Coronavirus (Ansa)

Milano, 4 ottobre 2020 - Scendono i nuovi casi di Coronavirus in Lombardia: in 24 ore se ne registrano 314, di cui 48 'debolmente positivi' e 0 a seguito di test sierologico, a fronte di 14.795 tamponi, per una percentuale pari all'2,1%. E' però calato anche il numero dei tamponi effettuati sono 14.795, dall'inizio della pandemia 2.187.132. Ieri, infatti, a fronte di 18.860 tamponi, c'erano stati 393 positivi. Due i decessi, mentre sabato erano 5. I guariti/dimessi sono 113 (totale complessivo: 81.733, di cui 1.360 dimessi e 80.373 guariti). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono diminuiti di 3 unità (39), mentre quelli negli altri reparti sono aumentati di 3 (296). 

I dati delle province

Per quanto riguarda le province, nel Milanese oggi si sono registrati 160 casi di coronavirus, di cui 86 nel capoluogo (ieri rispettivamente +160 e +101). Seguono Monza e Brianza + 50 (ieri +48); Brescia +28 (Ieri+33) e Pavia +22 (ieri +22). Più indietro ci sono Varese con 16 nuovi positivi (ieri +35); Bergamo con 9 (ieri +25), Cremona con 6 (ieri +15); Lecco con 4 (ieri +5); Como con 3 (ieri +5) e infine 2 casi a Lodi, Mantova e Sondrio (ieri rispettivamente +5, +7 e +20).

I dati dell'emergenza Covid-19 in Lombardia di domenica 4 ottobre
I dati dell'emergenza Covid-19 in Lombardia di domenica 4 ottobre

Lombardia, il bilancio degli ultimi mesi

La fotografia del numero dei casi di coronavirus accertati da tampone, nelle cifre ufficiali della Regione, traccia un solco netto, profondo. Da un lato le province più colpite nella prima grande ondata di contagio che oggi vedono aumentare i casi in modo assai più blando. Sull’altro lato quelle dove il virus aveva infierito in modo meno violento, e nelle quali oggi si espande con maggior vigore, Varese su tutte, dove la crescita è del 14%. Il confronto fra i dossier del 24 luglio e del 23settembre, parla di un incremento in tutta la Lombardia di circa 7mila casi, passando da 93mila a oltre 100mila nell’arco di circa due mesi. Come a dire che il 7 per cento del totale dei positivi al virus in Lombardia si è aggiunto nell’arco di due mesi. Ma c’è chi oggi è più al sicuro: Sondrio, la provincia di Lodi, di Cremona e di Bergamo.  E comincia invece la lista di quei territori che nella prima fase della pandemia avevano maggiormente beneficiato degli effetti del lockdown, che aveva bloccato l’espansione del contagio. Che oggi ha preso con maggiore vigore: Brescia, Lecco, Pavia e Como.  Ma esiste una terza fascia di territori dove l’espansione del coronavirus è stata decisamente più significativa. Prima fra tutti l’area metropolitana milanese, seguita a ruota, anche per contiguità geografica e di stili di vita, dalla Brianza e da Mantova.Ma il record spetta a Varese.

Coronavirus, sempre alto il numero dei contagi in Italia

Si mantiene alto per il quarto giorno consetivo il conto dei nuovi positivi da Coronavirus in Italia. Il bollettino di oggi diffuso dal Ministero della Salute registra 2.578 nuovi casi e 18 morti (ieri rispettivamente 2.844 e 27). Quindi un leggero calo che però è associato ad un numero di tamponi molto minore (oltre 26mila in meno). Per quanto riguarda le regioni, cresce ancora la Campania (+ 412),la regione col maggior numero di nuovi contagi.

Intanto il governo studia le prime misure per rallentare la diffusione del virus. Una delle indicazioni del Cts - che in queste ore l'esecutivo potrebbe prendere in considerazione - riguarda il contingentamento delle presenze alle feste private e in occasione di eventi e cerimonie. Un Dpcm sarà varato mercoledì prossimo. La linea del Cts, per allontanare un aumento significativo del contagio e la necessità di un lockdown generale, sarebbe quella di una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale: a cominciare da una stretta sulla movida agli orari anticipati di chiusure dei locali sino ad un aumento significativo dei controlli, oltre all'obbligo di mascherina all'aperto. "Un nuovo lockdown? Chi è al governo deve lavorare giorno e notte per evitarlo. Il risultato però non è scritto nel cielo, che cosa avverrà nelle prossime settimane dipenderà dai comportamenti di tutti noi. Non dobbiamo assolutamente vanificare tutti i sacrifici", ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza intervistato da Lucia Annunziata a 'Mezz'ora in piu'' su Rai 3. "Non dipende solo dai casi quotidiani - ha sottolineato- Abbiamo 21 criteri da monitorare".

Virologo: "Andiamo verso un'altra ondata di Coronavirus"

Il timore di una seconda ondata di Coronavirus  ce l'ha nche Arnaldo Caruso, direttore del laboratorio di Microbiologia dell’Università di Brescia, docente di Microbiologia dell’Università degli Studi di Brescia e presidente della Società Italiana di Virologi: "Il virus ha dimostrato la sua stagionalità. Dopo la remissione iniziata a fine maggio e terminata a settembre, con l’inizio dell’autunno sta riprendendo la curva, che pensiamo si consoliderà in modo importante tra novembre e dicembre". Sono stati più di 700 i casi di positività a Covid 19 rilevati da Ats Brescia nel mese di settembre, il 50% in più rispetto ai 511 di agosto, oltre il 150% in più rispetto a luglio. Non c’è paragone, certamente, con i 7.720 di febbraio-marzo, ma il fatto che da luglio il trend sia costantemente in aumento va letto come un segnale di allerta. L’andamento nel Bresciano non è un unicum, ma riflette una situazione generalizzata in tutto il Paese.