Pallacanestro Cantù, è iniziato il countdown: lunedì gli americani firmano dal notaio

Raggiunto l'accordo di massima, ancora due giorni poi "dasvidania" a Zar Dmitry

I tifosi di Cantù

I tifosi di Cantù

Cantù (Como), 15 febbraio 2019 - I tifosi della Pallacanestro Cantù dovranno attendere ancora un paio di interminabili giorni prima di sapere se potranno dire "dasvidania" a Zar Dmitry, il loro funambolico patron eccessivo in tutto, addio compreso. E' dall'autunno scorso, quando gli affari oltrecortina di Gerasimenko sono precipitati, che ci si preparava all'addio nessuno però avrebbe mai immaginato che sarebbe stato tanto lungo e soprattutto così complicato. 

Un giallo degno di Le Carré tra colpi di scena, ripensamenti, cordate a sorpresa e offerte fantasmagoriche che alla fine, molto lentamente, si sono dissipate per lasciare il posto all'appuntamento dal notaio fissato a Cantù per lunedì. Alla fine sembra aver spuntata la cordata americana supportata da Tutti Insieme Cantù, ma il condizionale è d'obbligo perché l'espressione "manca solo la firma insomma" non significa nulla quando l'interlocutore è Zar Dmitry. 

A quanto sembra rispetto a una settimana fa ci sono tutte le basi per il passaggio delle quote, che riguardano la proprietà della squadra e del Pianella che i nuovi acquirenti si sono impegnati a ricostruire. Un progetto dal respiro di almeno cinque anni con l'obiettivo di ripianare tutti i debiti e rilanciare Pallacanestro Cantù, con l'aiuto del suo main sponsor Acqua San Bernardo, non solo in campionato, ma anche nelle coppe. C'è di che far sognare i tifosi che per adesso si accontenterebbero di uscire da un incubo.