Schianto al Piccolo Giro Lombardia, dalle operazioni al gelo: Edo Maas resta paraplegico

Il 19enne si era schiantato il 6 ottobre contro un’auto che aveva ignorato l’alt degli organizzatori

Edo Maas, 19 anni, olandese: secondo i medici non recupererà l’uso delle gambe

Edo Maas, 19 anni, olandese: secondo i medici non recupererà l’uso delle gambe

Como, 18 ottobre 2019 - Edo Maas , il ciclista diciannovenne olandese del Team Sunweb Contintental, rimarrà paraplegico. Un annuncio drammatico, divulgato ieri dal suo gruppo sportivo, ultimo aggiornamento delle condizioni del giovane atleta che si è schiantato contro un’auto domenica 6 ottobre al Ghisallo, durante il 91° Piccolo Giro di Lombardia. Una scena drammatica alla quale hanno assistito tanti tifosi e i compagni del ragazzo. L’auto guidata da una donna del paese entra lungo il percorso ignorando l’alt degli organizzatori. La carovana dei giovani corridori arriva in velocità e il ragazzo olandese di 19 anni è il più sfortunato. Non riesce a frenare in tempo per evitare l’ostalo. Colpisce in pieno l’auto. L’impatto appare subito drammatico. Edo Maas cade sull’asfalto ed è incosciente. I soccorritori chiamano l’eliambulanza che lo trasporta all’ospedale Niguarda di Milano. «Edo è ora pienamente cosciente e risponde bene alla famiglia e ai compagni di squadra che gli hanno fatto visita – spiega il comunicato -. Le fratture alla schiena e le lesioni al viso hanno richiesto numerosi interventi chirurgici intensivi nell’ultima settimana, tutti riusciti. Edo sta attualmente elaborando la diagnosi che la frattura alla schiena ha portato alla paraplegia, una perdita di sensibilità nervosa nelle gambe. In questo momento è improbabile che la funzionalità delle sue gambe tornerà mai, ma prevalgono in lui la volontà di combattere e la speranza».

Informazioni che vengono rilasciate periodicamente, man mano che si presentano aggiornamenti del quadro clinico, su espressa richiesta dei familiari del ciclista: «Il team Sunweb e la famiglia – aggiungono - sono estremamente grati al personale medico e infermieristico dell’ospedale Niguarda per l’impegno, la dedizione e la cortesia con cui hanno seguito Edo», e concludono: «Anche se questo non cancellerà questa tragedia, chiediamo ancora una volta al nostro organo di governo, l’Unione ciclistica internazionale, di dare priorità, in termini di tempo e di risorse, per migliorare la sicurezza in gara per le squadre e i loro corridori. Questa settimana è stata estremamente difficile per la famiglia del Team Sunweb, di cui Edo e i suoi cari sono e rimarranno sempre parte fondamentale». L’incidente era avvenuto sulla strada tra Canzo e Asso, dove l’atleta si era scontrato con un’auto che sarebbe entrata nel percorso di gara. Alla guida c’era una donna, ora indagata dalla Procura di Como con l’ipotesi di lesioni colpose gravissime. Era uscita in contromano da una via laterale, e si era immessa nel percorso di gara proprio nel momento in cui arrivava Edo Maas, che era stato sbalzato a terra. L’elisoccorso lo aveva trasportato all’ospedale Niguarda di Milano con fratture al collo, alla schiena e al viso, nella consapevolezza, fin dall’inizio, che le sue condizioni erano drammatiche.