Pallacanestro Cantù, la cordata italo-svizzera: "Pronti a comprare la società"

Parla l'amministratore delegato della società che sta trattando con l'attuale proprietà

I tifosi di Cantù

I tifosi di Cantù

Cantù (Como). 14 febbraio 2019 - Se cìè una cosa che i tifosi hanno imparato in questi anni è che non bisogna mai dare nulla per scontato quando di mezzo c’è Zar Dmitry. Ingombrante, il patron della Pallacanestro Cantù non sembra volersi rassegnare a uscire di scena e come il più spregiudicato dei giocatori di poker continua a tenere le carte in mano, specie adesso che i suoi ragazzi sul campo sono tornati a vincere con continuità. Impegnato da giorni in una trattativa senza fine con un misterioso compratore Usa, lo Zar starebbe parallelamente trattando anche con un pool di manager italo-svizzeri.

«Ne ho lette tante, anche troppe in questi giorni e alla fine ho deciso di venire allo scoperto per dire che insieme ad altri soci ho presentato un offerta per acquisire la Pallacanestro Cantù e che il nostro interessamento è attuale – spiega Luca Rivelli, amministratore delegato di Final Contract Sa e Time Master Sa – L’offerta che abbiamo presentato è stata presa in considerazione e non è per nulla inferiore a quella di questa fantomatica cordata Usa di cui nessuno, Gerasimenko a parte, conosce l’identità».    Il dubbio, neppure troppo velato, è che in realtà dietro gli americani non ci sia altro che Zar Dmitry che recita due parti in una commedia per alzare la posta. «Non ho mai incontrato di persona mister Gerasimenko e mi sono confrontato una sola volta con lui via Skype – prosegue Rivelli –. Posso garantire però che l’offerta che abbiamo messo sul tavolo è reale e anche in questi giorni sono proseguiti i contatti con l’amministratore delegato Roman Popov, che conosce me e i miei soci molto bene. Prima di farci avanti abbiamo studiato molto bene i bilanci di Cantù, ci sono dei debiti ma anche la possibilità di risanare la società con gli opportuni investimenti. Stiamo parlando di sport e quindi l’obiettivo non sono gli utili, ma il pareggio di bilancio, un traguardo condiviso con i nostri investitori convinti che Cantù con i giusti investimenti potrebbe ambire a tornare ad essere protagonista in campionato e anche nelle coppe. Sistemare il palazzetto è un’operazione fondamentale per il futuro della società, ma da fare ci sono anche cose più semplici». La cordata Svizzera è in contatto anche con il main sponsor.