Coronavirus, il lento ritorno alla normalità degli ospedali

Como, al Valduce domani riapriranno Pediatria e pronto soccorso pediatrico. Al Sant’Anna stop alla centrale delle comunicazioni con i parenti

Migration

Como, 17 maggio 2020 -  Como scende e Lecco sale: nel bilancio giornaliero del Covid è il ramo manzoniano a registrare il numero più alto di nuovi casi positivi, 18, mentre nella città di Volta ci si ferma a 13. Il dato è in decrescia a Como dove giovedì i nuovi casi positivi erano stati 42, per poi scendere e 14 e arrivare a 13 ieri, al contrario al Lecco il trend è in leggera crescita: 16 casi giovedì, 17 venerdì e 18 ieri. E intanto stanno tornando lentamente alla normalità gli ospedali lariani, dopo settimane in cui erano stati costretti a chiudere interi reparti e riorganizzare gli spazi per far fronte all’emergenza Covid-19.

All’ospedale Valduce domani riapriranno il reparto di Pediatria e il Pronto Soccorso pediatrico che erano stati chiusi un mese e mezzo fa. Come da decreto regionale, il presidio di via Dante mantiene operativo il reparto Covid, con un intero piano dedicato e il 30% dei letti totali a disposizione per la cura del virus. In questi giorni vi sono ricoverati 16 pazienti Covid e un’altra decina con patologie dubbie, tutti sottoposti a isolamento.

L’Asst Lariana che controlla l’ospedale Sant’Anna oggi ha in carico 152 malati Covid: 6 in terapia intensiva, 18 nel reparto di transizione a Mariano Comense, 33 nel reparto di riabilitazione del Sant’Anna e i restanti nei reparti dedicati del presidio di San Fermo della Battaglia. A partire da domani la comunicazione con i familiari tornerà a essere gestita direttamente dai reparti e non più dalla centrale telefonica che si è occupata di fornire informazioni sulle condizioni dei degenti. La centrale ha lavorato per sei settimane gestendo una media di oltre 50 telefonate al giorno.

Finora al Sant’Anna sono stati curati 992 pazienti per coronavirus, 848 dei quali residenti in provincia di Como. L’Asst Lariana ha creato un gruppo di lavoro per definire percorsi di sicurezza per il Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna, di quello di Cantù e di quello di Menaggio, ma si lavora anche per l’organizzazione delle aree di terapia intensiva, il blocco operatorio, pre-ricovero, aree degenze mediche e chirurgiche, attività ambulatoriale intra ed extra ospedaliera. "Dalle linee generali che noi stessi ci eravamo dati, si entra ora nello specifico – spiega il direttore generale Fabio Banfi –. Sarà una fase molto delicata e che richiederà grande attenzione da parte di tutti".