Assunzioni al Casinò di Campione: selezionati i primi 60 lavoratori. Quando riapre?

Si occuperanno delle slot machine e dell’accoglienza dei clienti, entro Natale altri cento posti. I rumors sulla data

Fervono i lavori in vista della riapertura fissata entro fine anno

Fervono i lavori in vista della riapertura fissata entro fine anno

Campione d'Italia (Como) -  Dopo tre anni e mezzo, finalmente, il Casinò Campione d’Italia è tornato ad assumere. In questi giorni sono stati reclutati i primi sessanta lavoratori che hanno superato i colloqui di selezione iniziati fin dalla scorsa settimana: i primi 36 hanno sono in forze al reparto slot machines e manutenzione, altri 24 si occuperanno del customer-service e accoglienza, gestione clienti Vip e amministrazione. Le selezioni proseguiranno a oltranza anche nei prossimi giorni per arrivare a coprire l’intera pianta organica, di 174 lavoratori, sulla base del concordato di continuità con l’avvallo del Tribunale di Como. Sempre in quella sede si stabilì che la casa da gioco doveva riaprire entro fine anno, per questo l’amministratore delegato Marco Ambrosini sta procedendo a tappe forzate per riuscire a rispettare l’impegno.

Adesso che ormai si è arrivati all’ultimo miglio il traguardo sembra davvero a portata di mano e anche se l’azienda non ha ancora stabilito una data c’è chi è pronto a giurare che a partire da lunedì la casa da gioco tornerà ad aprire i battenti. Dopo tre anni di silenzio e attesa ormai da un mese nell’immenso edificio firmato da Mario Botta è tornato il fermento, con il vai dei tecnici, le due commissioni che stanno selezionando i nuovi dipendenti da una rosa di quasi 600 candidati, i corsi di abilitazione e le prove che sono iniziate da lunedì mattina per arrivare con tutto in ordine all’appuntamento con i giocatori e i clienti. Quando chiuse i battenti dopo essere stato dichiarato fallito dal Tribunale Fallimentare di Como, il 18 luglio del 2018, il Casinò di Campione nonostante i debiti era la prima casa da gioco in Italia per numero di giocatori e fatturato, adesso toccherà ripartire praticamente da zero, con la concorrenza agguerrita di Sanremo, Saint Vincent e Venezia al di là del confine, e Mendrisio, Lugano e Locarno al di qua.

Nell’exclave italiana lo sanno bene, ma dopo tre anni da incubo si preparano a trascorrere il primo Natale di vera speranza, e le luci più belle oltre all’albero saranno quelle del Casinò che è tornato ad accendersi di notte per dire ai giocatori che si riparte.