di Roberto Canali

Cantù, 17 ottobre 2012 — Entra dalla porta principale del Vaticano di tutte le Russie, la sede del patriarcato di Mosca, la Jumbo che nelle scorse settimane ha arredato la sala ricevimenti del Kirill I, inaugurata nientemeno che da Vladimir Putin nel corso di un incontro con il capo della chiesa ortodossa. Una commessa di grande prestigio ma non l’unica per l’azienda di via Montesolaro, da anni presente nel mercato russo con le sue creazioni esclusive.

«È uno dei nostri mercati di riferimento – spiega Amos Campello, marketing manager dell’azienda canturina – i russi amano molto lo stile elegante e sfarzoso dei nostri mobili. Da anni abbiamo avviato collaborazioni anche con designer e architetti locali, per realizzare creazioni su misura per i clienti più importanti». Un po’ il caso del salone creato dall’azienda canturina per il patriarca Kirill, frutto della collaborazione con la designer sovietica Marina Putilovskaja. «La scelta è caduta su alcuni arredi della collezione Four Season che poi sono stati personalizzati e decorati con intarsi esclusivi».

Tutti i mobili sono nati nella sede di via Montesolaro di fronte alla quale, ad aprile, è stato inaugurata anche la nuova grande sede che ospita gli uffici di Jumbo Collection, JC Passion e Roberto Cavalli Home Interiors. «Siamo orgogliosi di aver realizzato un’opera così impegnativa a livello economico e di lavoro umano – spiega il presidente, Moreno Brambilla - Testimonia la crescita dell’azienda e la volontà di investire nell’azienda. Sicuri che questo impegno porterà a ottimi risultati futuri».

Un trend che non conosce crisi quello dell’azienda canturina, fondata nel 1985 con l’ambizione di creare gli imbottiti classici più belli del mondo, capace anno dopo anno di allargare la propria produzione conquistando il mercato d’elite di Cina, Medio Oriente, Stati Uniti e Sud America. Una ricerca di alta artigianalità culminata, nel 2010, con la nascita della collezione Masterpieces, ovvero la produzione in edizione limitata (non oltre i 30 pezzi tutti numerati) di mobili che sono la riproposizione di arredi storici.

«Si tratta di pezzi unici che sono realizzati con materiali preziosi e ricercati e poi decorati a mano – conclude Campello - La cura del dettaglio e la ricerca della massima qualità sono indispensabili per creare un mobile di lusso. L’amore per il bello caratterizza la produzione Jumbo Collection, attraverso la riscoperta di classici di antiquariato, ricercati in tutta Italia, che portino con sé racconti secolari di gusto e stile». Così riedizioni accurate e attualizzate dei mobili rinascimentali e dell’art d’eco dai castelli e le ville di nobili e ricchi industriali si spostano nelle dimore esclusive dei protagonisti del turbo capitalismo. Un passepartout quello del lusso made in Cantù che davvero non conosce crisi.